Commercio: Bini, ddl per semplificare e aggiornare norma datata
Su aree pubbliche incentivati criteri di qualità e
professionalità ambulanti
Trieste, 28 ott - Semplificare, ammodernare e aggiornare la
disciplina in materia di commercio. Sono queste le principali
finalità che hanno guidato la Giunta regionale nel redigere il
disegno di legge di modifica della norma di settore che oggi è
stata approvata, su proposta dell'assessore regionale alle
Attività produttive Sergio Emidio Bini, in via preliminare.
"Si tratta - spiega Bini - di un ddl modificativo della legge 29
del 2005, ormai datata, che aggiornerà la normativa in
particolare su tre assi: la semplificazione delle procedure per
favorire l'operatività delle attività commerciali; l'abrogazione
di norme superate dalla legislazione statale o comunitaria;
l'intervento sul commercio in aree pubbliche per garantire
qualità e professionalità degli operatori ambulanti. È di fatto
il primo passo della vera e propria riforma del Terziario che
verosimilmente verrà approvata nella prossima legislatura".
"Tale intervento legislativo - ha continuato l'esponente della
Giunta - ben si adatta all'attuale difficile contesto socio
economico e risponde da un lato alle esigenze di adeguamento a
diversi interventi statali sopraggiunti e dall'altro alle
esigenze degli Enti Locali e delle imprese in un'ottica di quasi
post pandemia".
Per quanto riguarda le semplificazioni, il disegno di legge
interviene sulle comunicazioni, comprese quelle di inizio,
subentro e cessazione di attività. Vengono anche previste nuove
forme di vendita e somministrazione, quali ad esempio l'home food
e l'home restaurant, mentre viene meglio specificata la figura
dell'e-commerce. Un ulteriore elemento di novità è rappresentato
dalla semplificazione delle procedure delle vendite promozionali
e di liquidazione, senza andare ad intaccare le vendite di fine
stagione, i cosiddetti saldi. "Queste e altre modifiche di
semplificazione apportate - ha sottolineato l'assessore - avranno
come conseguenza un risparmio di costi e di tempi amministrativi
sia per le aziende sia per gli enti locali".
Vista l'assenza di una norma nazionale che disciplini il
commercio su aree pubbliche in tema di rinnovo delle concessioni,
la Regione ha dato ascolto alle richieste provenienti dai Comuni
e dalle associazioni di categoria affinché venissero disposti
strumenti uniformi per regolamentare i nuovi mercati comunali o
il riordino degli stessi. Si è così proceduto a predisporre nuovi
criteri di priorità, valorizzando l'esperienza degli operatori
unita ad una armonica correlazione con l'ambiente in cui viene
svolto il mercato.
"I mercati svolgono da sempre un ruolo sociale, di aggregazione e
calmierazione dei prezzi - ha specificato Bini -, pertanto in
questo momento di forte preoccupazione economica per imprese e
famiglie la tutela degli stessi deve essere una priorità
dell'agenda politica. Questo intervento legislativo risponde
efficacemente alla domanda di come riuscire a tutelare la
professionalità e la qualità degli operatori su area pubblica,
contemperando gli obblighi da parte delle Amministrazioni
Comunali di adempiere alle esigenze giuridiche della concorrenza
con procedure ad evidenza pubblica".
"Un ringraziamento particolare - ha concluso Bini - va proprio ai
Comuni alle associazioni di categoria, che si sono rese parte
attiva nel confronto con la Regione per la fase di concertazione
tecnica sulle proposte normative".
ARC/EP/ma