Coronavirus: Bini, per montagna offerta coesa e destagionalizzazione
"Ora serve intercettare il turismo di prossimità"
Udine, 11 mag - "Ripartire appena possibile interpretando il
'lockdown', e la crisi che ne è derivata, come un'occasione per
rilanciare le grandi attrattive turistiche della montagna
friulana, seguendo un percorso che prende vigore dalla voglia di
ricominciare a fare turismo confermata anche oggi dalla comunità
della Carnia attraverso i suoi amministratori".
Questo il messaggio dell'assessore regionale alle Attività
produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini, ha rivolto al
termine della videoconferenza con i sindaci della Carnia, che ha
coordinato da Udine.
Un appuntamento, quello odierno, che aveva indetto per fare il
punto sulle criticità e le proposte delle comunità locali, al
fine di ottimizzare gli interventi previsti dalla Regione a
fronte della crisi causata dalla pandemia, e verificare nel
contempo le attese del territorio. "Interventi - ha anticipato
Bini, riferendosi alla somma reperita dalla Regione - che
ammonteranno complessivamente a circa 56 milioni di euro e
saranno a disposizione anche delle attività dei settori economici
connessi al turismo che compongono l'articolata offerta della
Carnia".
Accanto a quest'azione di sostegno immediato, che ha visto la
Regione impegnata a fondo per reperire le risorse necessarie
nonostante la forte riduzione delle entrate causata dal blocco
delle attività, della quale, ha puntualizzato, "lo Stato dovrà
tenere conto", il Friuli Venezia Giulia si attende un vigoroso
intervento del Governo e dell'Europa. Un supporto "tale - ha
aggiunto l'assessore - da consentire al turismo della nostra
montagna di proporsi innanzitutto ai corregionali e a un turismo
di prossimità, valorizzando la grande volontà di mettersi in
gioco per riavviare le attività ancora sospese che oggi anche i
sindaci della Carnia hanno confermato". "E' questo, infatti - ha
proseguito Bini - il segmento da intercettare e che, al momento,
sentendo gli esperti, e come hanno confermato oggi gli stessi
sindaci della Carnia, rappresenta l'opzione più percorribile per
rivitalizzare un territorio che ha tanto da offrire e ha una
grande voglia di proporsi".
"Far riscoprire le ricchezze che il Friuli Venezia Giulia
possiede sul territorio - ha aggiunto Bini, e con lui il
direttore generale di PromoturismoFVG, Lucio Gomiero, presente
alla videoconferenza - è infatti il modo più naturale e al
momento percorribile per rigenerare le nostre attività, ma anche
per suggerire ai cittadini della nostra regione un'opzione
accessibile per ricominciare a muoversi".
Accanto a queste prospettive, Bini, assieme a Gomiero, ha poi
anticipato che dopo il 'lockdown' sarà avviata un'importante
campagna di promozione del Friuli Venezia Giulia, regione che si
presenta come una realtà già a disposizione e che si è saputa
preservare con efficacia dalla pandemia. Ma per perseguire questo
disegno, ha concluso, "occorre che l'intero comprensorio della
montagna friulana si sappia presentare in modo coeso, con il
coinvolgimento di tutte le realtà e dei consorzi esistenti,
auspicabilmente attorno a un unico soggetto attuatore che
rappresenti un riferimento per la Regione, ma anche per quanti si
rivolgono a queste splendide realtà per poterne visitare gli
innumerevoli aspetti e sfaccettature, ricche di suggestione".
Bini, nel corso della videoconferenza, aveva ribadito la piena
disponibilità a recepire le esigenze e le necessità delle realtà
che compongono la nostra montagna, così come la volontà di
sburocratizzare l'accesso ai benefici, ma anche il disegno di
destagionalizzare l'offerta turistica, per dare maggior valore
alla montagna nell'intero arco dell'anno.
ARC/CM/pph