Corregionali: bene alleanza Collio-Belgio per rilancio territorio
Cormons, 4 set - La capitale del Collio ospita in questi
giorni una serie di incontri promossi dalle Acli provinciali di
Gorizia e le Acli del Belgio per la promozione del territorio in
collaborazione con l'amministrazione comunale cormonese, i Comuni
di Gorizia, Dolegna del Collio, Capriva del Friuli e le altre
amministrazioni comunali del Patto del Collio.
Un'alleanza importante accolta favorevolmente anche
dall'assessore regionale ai Corregionali all'estero che ha preso
parte oggi all'incontro con le autorità e i produttori locali
dedicato a "Il territorio del Collio e le sue eccellenze
paesaggistiche ed enogastronomiche".
Sottese ai temi del convegno le due grandi opportunità che l'area
isontina si gioca nei prossimi anni, ovvero la designazione di
Gorizia e Nova Gorica a Capitale europea della Cultura 2025 e il
percorso di riconoscimento Unesco del Collio-Brda.
Per l'assessore il Friuli Venezia Giulia è una miniera di
eccellenze e il Collio ne rappresenta una delle più
caratteristiche per offerta di vini e produzioni locali, nonché
per uno straordinario patrimonio paesaggistico.
I primi a credere in questa miniera di ricchezze sono stati gli
amministratori locali che hanno saputo individuare una specifica
visione di sviluppo su cui stanno lavorando da anni.
Visione che la Regione sostiene con normative speciali e canali
contributivi di investimento come quelli aperti con le leggi
speciali per la Capitale europea della cultura 2025, per la
candidatura Unesco del Collio-Brda e con la legge di stabilità
che ha assegnato un contributo specifico alla realizzazione della
Casa della cultura del Collio e del vino nella ex caserma, da
anni abbandonata, al centro di Cormons.
Da qui ai prossimi quattro anni sono attesi grandi passi avanti
nella promozione di quest'area collinare, alcuni dei quali
poggiano sulla promozione sostenuta dai corregionali all'estero.
Dai friulani e dai giuliani che vivono fuori confine - in numero
quasi pari a quello dei residenti in regione - può giungere
un'opportunità in più per conquistare nuove fette di mercato,
proponendosi come veri e propri ambasciatori del territorio
d'origine.
A discutere di questi temi sono stati chiamati anche Michele
Ottati presidente nazionale dell'associazione Acli Belgio e
Davide Michelut console generale di Charleroi, in collegamento
telefonico. Il saluto di apertura è stato affidato a Silvio
Spoladore, presidente provinciale Acli Gorizia, e a monsignor
Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia.
Negli interventi di tutti, ricorrente il ricordo del sacrificio
dei minatori italiani morti sul lavoro e la lunga storia degli
emigrati italiani in Belgio.
ARC/SSA/ep