Covid: Riccardi, sequenziamento costante per monitoraggi Omicron
Il vicegovernatore ha visitato oggi il Dipartimento di medicina
di laboratorio dell'Asufc
Udine, 22 dic - "L'importante attività di sequenziamento del
genoma del virus attuata dal nostro Servizio sanitario è
fondamentale per valutare la diffusione della variante Omicron
del Covid-19 e individuare, oltre alle persone contagiate, anche
quelle con cui queste ultime sono entrate in contatto.
Un'attività che si svolge senza soluzione di continuità ad ogni
ora del giorno e della notte e che consente di analizzare
migliaia di tamponi al giorno e sequenziando tutti quelli
risultati positivi. In merito a quest'ultima mutazione, della
quale per il momento ci sono stati solo 2 casi confermati in
Friuli Venezia Giulia, si sa ancora poco per cui dobbiamo tenere
sotto controllo le catene di trasmissione per valutare
l'evoluzione dell'epidemia".
Lo ha dichiarato questa mattina il vicegovernatore del Friuli
Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante
la sua visita al Dipartimento di medicina di laboratorio
dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc) alla
presenza, tra gli altri, del direttore della struttura professor
Francesco Curcio e del direttore generale dell'Asufc Denis
Caporale.
Il laboratorio è attivo 24 ore su 24 per 7 giorni a settimana e
ha una capacità di analizzare oltre 5mila tamponi al giorno,
effettuando il sequenziamento su tutti i test che danno esito
positivo per individuare con esattezza di quale tipo di Covid-19
si tratti e di conseguenza consentire ai Dipartimenti di
prevenzione di attuare le dovute azioni di contenimento del
contagio.
Riccardi, dopo aver ringraziato tutto i professionisti che
operano nella struttura e nel servizio sanitario in generale per
l'impegno anche nel periodo festivo, ha evidenziato che "la
migliore arma a nostra disposizione per combattere il virus
rimane il vaccino. L'impegno degli operatori sanitari e del
sistema del volontariato hanno consentito di somministrare in
dieci mesi ben due milioni di dosi, vaccinando 950mila persone.
Con l'avvio della somministrazione della terza dose puntiamo di
raggiungere nel solo mese di dicembre il traguardo di 400 mila
dosi inoculate: un risultato importante, che ci consentirebbe
mantenendo questo ritmo di chiudere il terzo ciclo di
vaccinazioni a febbraio. Un obiettivo che può essere raggiunto
grazie alla somma di due fattori: la disponibilità di vaccini e
la capacità di vaccinazione data dall'impiego di personale
sanitario che deve essere distolto da altri incarichi".
In relazione all'andamento dei contagi il vicegovernatore ha
rimarcato che "anche negli ultimi giorni continuiamo a
riscontrare una forte diffusione del virus tra i ragazzi e i
bambini. Da pochi giorni possono essere immunizzati anche i bimbi
tra 7 e 11 anni e auspico che siano sempre di più i genitori che
sceglieranno di vaccinare i propri figli perché, anche se questa
malattia colpisce in maniera molto lieve i bambini, è chiaro che
questi diventano un importante fattore di diffusione del virus,
anche verso le fasce più a rischio".
Il vicegovernatore ha quindi spiegato che "anche se il virus
circola tra i giovani chiudere le scuole sarebbe una sconfitta
per l'intero Paese, perché grazie agli sforzi compiuti abbiamo
conquistato un importante spazio di libertà per i nostri ragazzi.
Questa conquista ha però un costo, ovvero il rischio di
quarantena a cui sono sottoposte molte famiglie in seguito al
tracciamento dovuto al contatto stretto con soggetti contagiati.
Purtroppo non siamo ancora in una situazione di normalità ed è
quindi necessario avere pazienza e sono di responsabilità perché
solo in questo modo supereremo questa pandemia".
Infine, in merito alle ipotesi di riduzione da 9 a 6 mesi della
durata del green pass Riccardi ha osservato che "oltre al
rispetto delle regole che tutti noi abbiamo imparato ad adottare,
come evitare assembramenti, indossare la mascherina e sanificarci
le mani, oggi è importante che la durata del green pass sia
allineata al periodo di efficacia del vaccino, di modo da
innalzare i profili di sicurezza delle persone che si sono
immunizzate".
ARC/MA/pph