Cultura: "Approdi futuri" valorizza luoghi e aumenta socializzazione
Pordenone, 2 mag - Come il festival di Endimburgo, anche questa
iniziativa triestina si caratterizza per dare risalto al teatro
"per strada", valorizzandone i luoghi individuati quali scene
delle rappresentazioni ma anche e soprattutto come momento di
nuova socialità dopo la fase difficile della pandemia.
È questo il messaggio che l'assessore regionale alla Cultura ha
portato oggi a Trieste nel corso della presentazione di "Approdi
futuri", una manifestazione multidisciplinare di teatro, cinema,
musica e sport. L'iniziativa è caratterizzata dal fatto di
essere, per sua scelta, alla ricerca di inediti luoghi di
rappresentazione come ad esempio il Castello di Miramare, le
gallerie della Kleine Berlin, la Chiesa Luterana, i giardini del
Museo Sartorio e le vie del centro cittadino.
Nel ringraziare l'associazione che ha ideato e promosso il
calendario di eventi, l'esponente dell'esecutivo regionale ha
evidenziato come "Approdi futuri" sia uno dei progetti che ha
partecipato al bando "ripartenza" voluto dall'Amministrazione
regionale come una sorta di scommessa per sostenere il comparto
dello sport e della cultura durante il periodo del lockdown. Lo
scopo dell'attività progettuale promossa dalla Regione era quello
di riavviare la macchina per venire incontro al sistema culturale
e sportivo del Friuli Venezia Giulia, sostenendo gli artisti e
dare opportunità di lavoro agli artigiani dello spettacolo
rimasti fermi durante il periodo più critico della pandemia. Per
questo motivo, accanto ai progetti a cadenza annuale, si è voluto
promuovere un nuovo bando in grado di dare nuove opportunità
all'intero comparto, con risultati che sono andati oltre le più
rosee aspettative e di cui anche "Approdi futuri" ne ha potuto
beneficiare.
L'assessore regionale ha poi posto in risalto il fatto che la
cultura sia anche impresa, poiché produce un evento a favore del
pubblico che è il frutto di un lavoro, realizzato con risorse
provenienti non solo dal settore pubblico ma anche dal privato.
Inoltre è stata ricordata la necessità di ampliare le forme di
collaborazione, che vedano lavorare assieme imprese più piccole
al fianco di quelle più strutturate; lo scopo è quello di creare
quel trasferimento di conoscenza e di professionalità che può
essere un valido aiuto per la crescita dell'intero sistema
culturale regionale.
ARC/AL/pph