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Cultura: Gibelli, pluralità lingue da valorizzare in contesto europeo

Udine, 6 nov - "Le pluralità linguistiche vanno tutte preservate e la Regione farà la sua parte sostenendone la valorizzazione in un contesto europeo".

Lo ha assicurato l'assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli intervenendo alla tavola rotonda, in modalità telematica, "Cittadini per l'Europa: dal dibattito accademico alle politiche culturali" a cura del Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Udine nell'ambito del Progetto Jean Monnet "We, the people of the United Europe: reflections on the European state of mind".

Obiettivo della tavola rotonda era coinvolgere il maggior numero di attori istituzionali e della società civile per un confronto sulla costruzione di una politica culturale comune europea, guardando al contributo che le realtà territoriali possono dare. Secondo Gibelli l'apporto delle politiche europee in campo culturale è stato utilissimo nell'indicare le direzioni, mentre sull'uso dei fondi strutturali ci sono stati in passato filoni nei quali, ovunque, si è investito di più che in cultura.

"Per il prossimo settennato - ha assicurato Gibelli - mi impegnerò per un uso più mirato dei fondi strutturali. Per quanto riguarda invece l'erogazione diretta di fondi su bandi e call, non rilevano tanto i finanziamenti, molto contenuti, quanto gli obbiettivi proposti. Se non ci fosse il concorso della Regione, sia in termini di risorse aggiuntive che di risorse umane, non sarebbe possibile sviluppare progetti, ma è indubbio che progettualità come quella sull'identità culturale della gente di montagna, che ha coinvolto il museo privato di interesse regionale Gortani di Tolmezzo, portano occasioni di sviluppo interessanti".

Gibelli ha sottolineato come le istituzioni non debbano 'fare' la cultura, tanto meno imporre con mano ideologica o guidare un processo culturale con spirito dirigista. "Ciò che politica e istituzioni devono fare - ha sottolineato l'assessore - è valorizzare i soggetti culturali perché se lo meritano, perché oggettivamente portano risultati in termini di crescita culturale di un territorio, di pubblico e di attrattività turistica".

A tal proposito Gibelli ha ricordato due grandi traguardi del Friuli Venezia Giulia, ovvero la considerazione costruita attorno alle imprese culturali creative e l'acquisizione del dato oggettivo che anche quelle culturali e creative sono imprese a tutti gli effetti - "tanto è vero - ha ricordato Gibelli - che la fattispecie è stata inserita nella prima tornata di ristori causa emergenza Covid della scorsa primavera" - e il successo del primo anno di sperimentazione dell'art bonus regionale.

"Sto difendendo - ha fatto sapere Gibelli - strenuamente il budget per questa iniziativa, che è stata intrapresa bene e che vorrei proseguire, includendo per il prossimo anno tra i soggetti anche le Fondazioni bancarie". ARC/EP/pph



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