Cultura: Ikarus, progetto che interpreta la vocazione del territorio
Udine, 1 set - Saper valorizzare il patrimonio di piccoli
comuni che costellano il Friuli Venezia Giulia e custodiscono
numerose attrattive culturali e paesaggistiche significa superare
una criticità del territorio attraverso la collaborazione e
l'integrazione delle risorse e della proposta scavalcando
divisioni frutto di retaggi atavici. Inoltre, significa offrire
all'intera regione un'ulteriore occasione di attrattività, anche
sotto il profilo culturale, che in un periodo di ripartenza
riveste ancor più significato.
Questo il concetto espresso oggi dall'assessore regionale alla
Cultura che ha aperto la presentazione del Progetto Ikarusa
svoltasi a Udine nel palazzo dell'Amministrazione. Un'iniziativa
che, com'è sintetizzato nell'acronimo della denominazione, è
imperniata attorno ai concetti di integrazione, cultura,
ambiente, rurale, sostenibilità, ed è un festival che riunisce
eventi culturali, arte, escursioni, attività formative e buone
pratiche per valorizzare i territori della Green Belt, la cintura
verde del Friuli Venezia Giulia che corre lungo il confine con la
Slovenia.
Si compone di un nutrito programma di eventi e attività e si
svilupperà dal 7 settembre per proseguire fino al 17 ottobre,
ideato per promuovere le specificità del territorio, le sue
tradizioni, le attività produttive, le professionalità e le
bellezze naturali. Capofila è il Comune di Stregna, e coinvolge
oltre una cinquantina di partner e patrocini tra Comuni,
organizzazioni no profit, aziende, associazioni.
Ikarus ha vinto l'avviso pubblico 'Borghi in Festival' bandito
dalla Direzione generale creatività contemporanea del Ministero
della Cultura, finendo tra gli otto progetti finanziati tra i 643
che sono stati presentati.
Come ha sottolineato l'esponente della Giunta regionale, l'avere
compreso le potenzialità dell'integrazione tra le risorse private
e il concorso di quelle pubbliche (favorito dall'Art bonus ideato
dall'Amministrazione per stimolare il supporto delle aziende) è
un segnale positivo che ha colto nel segno e ha permesso a Ikarus
di aggiudicarsi il contributo del Ministero, perché dimostra la
capacità delle istituzioni di adeguarsi ai tempi e alle nuove e
attuali opportunità.
Amministrare oggi le piccole realtà, significa infatti saper
guardare in prospettiva, progettando il futuro e individuando
possibilità di sviluppo e di crescita.
Come avviene nel settore dello sport, anche in quello della
cultura le risorse a disposizione non sono destinate ad
aumentare, perché i bisogni sociali sono in crescendo e occorre
tenere conto anche dei costi derivanti dai fenomeni
dell'immigrazione, come quello prevedibile dall'Afghanistan, ai
quali non si può non dare risposta.
In quest'ottica, il progetto Ikarus rappresenta un percorso
esemplare, ha concluso l'assessore, perché è uno dei pochi che
hanno partecipato ai bandi ministeriali e ha saputo interpretare
con efficacia dell'Art bonus, mettendo in relazione numerosi
partner privati e pubblici. Inoltre è destinato a un grande
riscontro, perché presenta una parte del Friuli Venezia Giulia
ancora poco conosciuta, ma ricca di attrattive dal punto di vista
paesaggistico e storico-culturale.
ARC/CM/gg