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Cultura: mostra "Plurima" riscopre collegamento artistico Udine-Milano

Trieste, 18 set - L'esperienza della Galleria Plurima, che prese il via nel 1973, ha permesso di creare un legame culturale e artistico tra Udine e Milano in un periodo storico molto complesso per l'Italia. Gli anni Settanta sono stati un periodo per certi aspetti cupo, ma sono anche stati caratterizzati da un grande fermento culturale e dalla speranza per i giovani di costruire nuove strade e di intraprenderle. Gli Anni Ottanta e la cosiddetta "Milano da bere" furono figli di quell'esperienza e vennero a loro volta caratterizzati da luci e ombre, ma tra i gli aspetti positivi va sicuramente ricordata la grande voglia di vivere che all'epoca permeò la società. Tutto questo venne incarnato dall'arte contemporanea e fu ben rappresentato e narrato dalla Gallaria Plurima attraverso un percorso che oggi viene celebrato grazie al supporto dell'Ente regionale Patrimonio culturale (Erpac).

È questo, in sintesi, il messaggio lanciato dall'assessore regionale a Cultura e Sport, durante l'inaugurazione di "Plurima galleria d'arte Udine/Milano 1973-2012", la mostra che apre la nuova stagione della Galleria regionale d'arte contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca d'Isonzo.

La Galleria Plurima fu fondata nel 1973 a Udine da Valentino Turchetto e prese il nome dai "plurimi" di Emilio Vedova; dal 1984 si affiancò alla conduzione Anna Simeoli Turchetto. Nei suoi quarant'anni di attività riuscì ad affermarsi a livello nazionale e internazionale, sviluppandosi su ben tre sedi, due a Udine (prima in vicolo Pulesi e dal 1992 in via Valvason) e una a Milano con la denominazione "Galleria Turchetto/Plurima". La Galleria organizzò più di quattrocento mostre, con la partecipazione di oltre duecento artisti, che vi esposero le loro opere; decine i critici d'arte coinvolti nei progetti curatoriali e nei diversi allestimenti. Plurima partecipò alle più importanti fiere d'arte contemporanea italiane (Bologna, Milano, Bari, Roma, Verona) e straniere (Colonia, Bruxelles), fu sede di presentazioni di libri e collaborò con molte gallerie e istituzioni legate all'arte contemporanea.

L'esposizione, curata da Lorenzo Michelli e Cristina Feresin, resterà aperta dal 18 settembre al 29 novembre 2020. ARC/MA/pph



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