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Cultura: Regione preserva sale cinematografiche di Gorizia

Operazione strategica in vista di GO!2025 che premia epicentri di produzione culturale

Gorizia, 21 mar - Lo stanziamento di 1 milione e 150mila euro deciso dall'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia con il quale oggi l'Associazione Palazzo del Cinema - Hiša Filma può rilevare il Kinemak di Gorizia è un intervento che non solo garantisce la sopravvivenza di una realtà presente in città da oltre cento anni ma che si rivela anche una mossa strategica in vista di GO!2025.

È il concetto espresso dall'assessore regionale alla Cultura all'incontro tenutosi oggi al Palazzo del Cinema di piazza Vittoria a Gorizia alla presenza del sindaco, del presidente dell'Unione interregionale triveneta Agis e dei responsabili di Transmedia srl.

Da parte dell'assessore regionale è stato evidenziato come si sia trattato di un un'azione ispirata al bene comune, principio che va riscoperto e rilanciato nell'immaginario nazionale, mentre per fortuna in Friuli Venezia Giulia è ancora pervasivo e deve diventare una carta vincente in vista di Nova Gorica-Gorizia 2025. L'esponente della Giunta regionale ha ricordato che prima della pandemia, secondo i dati pubblicati dal Sole 24 Ore, Gorizia risultava essere la prima città italiana per spettatori di cinema in proporzione al numero di abitanti, per dover patire poi le difficoltà che hanno investito tutte le sale e le dure restrizioni della pandemia. Di qui la congruità di un investimento della Regione su Gorizia, città per il cui appuntamento del 2025 l'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia ha già destinato fondi che sfiorano i 50 milioni.

Come ha evidenziato l'assessore, ciò a cui si assiste non è solo un risarcimento per i crediti accumulati dal capoluogo isontino con la storia del Novecento ma a una scommessa che riguarda lo sviluppo di tutta la Regione nel contesto irripetibile della capitale europea della Cultura. L'operazione presentata oggi sul Kinemax - come hanno confermato anche gli altri intervenuti all'incontro stampa nella mediateca di piazza Vittoria - non va interpretata quindi come il semplice salvataggio di un cinema multisala e va letta invece come sostegno alla promozione di un luogo che non è solo di consumo ma anche di produzione culturale. Nel Palazzo del Cinema insiste infatti una fitta serie di attività ad ampio raggio che includono a vario titolo diversi soggetti.

L'assessore regionale alla Cultura traendo, infine, un bilancio sul suo mandato, dato che quella di oggi è stata una delle ultime uscite nella veste istituzionale, ha osservato di avere la ragionevole certezza di aver fatto ciò che doveva, di aver conseguito almeno l'ottanta per cento degli obiettivi prefissati e di aver avuto la fortuna di incontrare, venendone ripagata, tanto entusiasmo per la cultura, sia da parte di chi ne fruisce sia da parte di chi la produce. ARC/PPH/gg



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