Cultura: Vicino/Lontano, la sfida della ricerca della ragione
Udine, 11 mag - Una lunga fila di persone che attendono di
entrare per godere di un evento culturale è un segnale che
conforta e quasi commuove: la Regione Friuli Venezia Giulia
ringrazia tutto il pubblico e Vicino/Lontano, che ha raccolto la
sfida di costruire un programma invitando a un'ulteriore sfida,
quella della ricerca della ragione.
È quanto ha sottolineato l'assessore regionale alla Cultura
intervenendo all'inaugurazione della 18ma edizione del festival
Vicino/Lontano nella chiesa di San Francesco a Udine assieme alla
curatrice Paola Colombo, al rettore dell'Università di Udine e
l'assessore alla Cultura del Comune.
Trovare il bandolo della matassa e, seguendo il filo di Arianna
uscire dal labirinto, dal garbuglio in cui siamo avviluppati, per
ritrovare la ragione è il manifesto del festival: una ricerca
della conoscenza attraverso il confronto che - ha rimarcato
l'assessore - è il merito principale dell'evento perché
ascoltando varie voci, molti approfondimenti, tante narrazioni
per ognuno sarà possibile trovare il filo della ragione, in un
percorso del tutto personale e libero da indottrinamento.
Il festival, che da oggi e per 5 giorni ha in programma 80
appuntamenti con 200 ospiti del mondo della cultura,
dell'informazione, della scienza "per ragionare insieme,
pacatamente" sul tema della "sfida", si è aperto trattando quella
più cogente, la geopolitica, con l'atteso intervento di Lucio
Caracciolo, direttore di Limes, sul "Caso Putin", moderato da
Omar Monestier, direttore del Piccolo e Messaggero Veneto e
introdotto da Guglielmo Cevolin, presidente di Historia.
ARC/EP/gg