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Demanio: Callari, attenzione a problemi concessionari Monfalconese

Udine, 10 nov - Rassicurazione nei confronti dei concessionari delle aree demaniali del Friuli Venezia Giulia e conferma dell'attenzione e dell'impegno della Regione in attesa di una soluzione definitiva del problema da parte del Governo.

E' quanto l'assessore al Patrimonio e Demanio, Sebastiano Callari, ha ribadito nell'incontro in videoconferenza dal municipio di Monfalcone, al quale ha preso parte assieme al sindaco Annamaria Cisint, con gli operatori del territorio e con il rappresentante del Sindacato italiano balneari (Sib), Salvatore Sapienza.

Callari, raccogliendo le preoccupazioni ribadite dagli operatori, ha ricordato che "proprio ieri, anche la nostra Regione ha sottoscritto l'ordine del giorno della Commissione demanio della Conferenza delle Regioni, con il quale si è inteso sollecitare il Governo ad adottare atti risolutivi per garantire la proroga delle concessioni demaniali al 2033".

Molte delle concessioni che attualmente consentono di operare a privati e società partecipate negli stabilimenti balneari e nelle marine delle coste italiane, ha poi ricordato l'assessore, scadranno il 31 dicembre 2020, mentre l'estensione delle stesse al 2033 è stata dichiarata in contrasto con il diritto comunitario e con il regime della libera concorrenza.

"Inoltre - ha proseguito l'assessore - è stata impugnata la legge regionale con la quale il Friuli Venezia Giulia aveva introdotto la possibilità di prorogare la scadenza delle concessioni con un meccanismo di semplificazione amministrativa, ritenendo che la Regione, in virtù dello Statuto di autonomia, potesse deliberare in materia amministrativa. La materia delle concessioni demaniali rientra in questa sfera - ha aggiunto Callari - in quanto i concessionari versano il loro canone alla Regione".

A tale proposito, Callari ha anche ricordato che "il Friuli Venezia Giulia ha già proposto un emendamento alla norma nazionale in materia, atto a consentire direttamente all'Agenzia delle entrate di provvedere alla registrazione degli atti di concessione su istanza del concessionario e a fronte del pagamento del canone".

"Una soluzione - ha precisato - che consentirà ai funzionari degli enti locali competenti di essere sollevati dal rischio di dover avvallare atti che avrebbero potuto essere dichiarati illegittimi e che è orientata a far giungere a una soluzione rapida una questione delicata e urgente, volta a scongiurare la paralisi dell'attività sulle nostre spiagge e nei marina".

"Una soluzione - ha detto Callari - che si fonda sulla considerazione dello stato di difficoltà e crisi del sistema economico rivierasco provocata dalla pandemia; una condizione derivata dall'emergenza, che purtroppo si sta protraendo per l'intero 2020, e che rischia di estendersi almeno a parte del prossimo anno, proprio quando le attività dovrebbero riprendere la loro operatività stagionale e che considera - ha concluso l'assessore - una sentenza della Corte di giustizia europea, che ha previsto la possibilità per gli Stati membri di agire in deroga all'applicazione della direttiva Bolkestein in casi eccezionali, per assicurare l'ordine e la salute pubblica: una condizione che si sta verificando in questo momento di emergenza globale causata dalla pandemia". ARC/CM/ep



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