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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Demanio: Callari, piano Fvg consente ricognizione e programmazione

Udine, 9 mar - "Non sarà facile a livello nazionale raggiungere un quadro normativo che dia ordine alla materia del demanio marittimo. Il Friuli Venezia Giulia si era fatto promotore di una normativa considerata all'avanguardia per molti aspetti, ma che la Corte Costituzionale, come sappiamo, ha comunque cassato definendo la materia di competenza esclusiva dello Stato. Non ci siamo fermati e abbiamo messo a punto un Piano che è uno strumento strategico in funzione di ricognizione e programmazione, in grado di coordinarsi con le norme statali che verranno e con i Piani regolatori dei Comuni".

È quanto ha ribadito l'assessore regionale al Demanio, Sebastiano Callari, intervenendo oggi alla seduta della I Commissione Consiliare chiamata ad esprimere il proprio parere sulla deliberazione della Giunta regionale n. 68 del 21 gennaio 2022 "D. Lgs. 152/2006 - LR 22/2006. Progetto di piano di utilizzazione del demanio marittimo statale a uso diportistico (PUD-DIP). Adozione del progetto e del rapporto ambientale. Approvazione preliminare."

"Proprio ieri sera - ha riferito l'assessore - si è tenuta un'audizione della Commissione demanio della Conferenza delle Regioni presso la X Commissione Senato che sta discutendo il decreto concorrenza. Il mio timore è che l'inserimento di una questione così complessa in un decreto che abbraccia diversi aspetti normativi, non sia risolutivo di un problema che si trascina dal 2006. A livello nazionale non saremo in grado di gestire circa 100mila concessioni demaniali marittime in un anno e ciò, in un Paese in cui il turismo diportistico genera 13 miliardi di euro di fatturato, rischia di compromettere l'economia".

Per l'assessore il Piano redatto dal servizio demanio della Regione "ha un grado di dettaglio che ci consente di svolgere un'attività ricognitoria e programmatoria puntuale. Inoltre è frutto di un ampio coinvolgimento di tutti gli stakeholder, con diverse Direzioni della Regione, l'Autorità di sistema portuale, la Capitaneria di Porto, i Comuni costieri, il Consiglio delle autonomie locali, l'Agenzia del Demanio, delle dogane, il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche e numerosi portatori di interesse anche in ambito ambientale". ARC/SSA/gg



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