Demanio: Callari, proroga concessioni marittime serve al territorio
Udine, 6 mag - "Il disegno di legge sulla proroga delle
concessioni demaniali marittime è necessari al territorio, trova
la condivisione di tutti i portatori di interesse per tutelare
gli investimenti degli operatori e i posti di lavoro del comparto
turistico-balneare, soprattutto alla luce della grave crisi
economica e di incertezza determinata dal Covid-19".
L'assessore regionale al Patrimonio e demanio, Sebastiano
Callari, ha spiegato così gli obiettivi del disegno di legge che
la Giunta regionale porterà in Commissione consiliare la prossima
settimana e in Aula quanto prima, per recepire la normativa
nazionale e prorogare le concessioni per la gestione di spiagge e
marine fino al 2033.
"La materia - ha evidenziato Callari - è molto complessa ed è già
stata oggetto di numerose vertenze giudiziarie presso il
Consiglio di Stato o i Tribunali amministrativi regionali per
contrasto con la normativa europea, che vieta proroghe
automatiche a favore di procedure di selezione dei concessionari".
L'assessore ha richiamato in particolare la sentenza del
Consiglio di Stato n. 7874 del 18 novembre 2019, con cui si
asserisce che, in applicazione della normativa e della
giurisprudenza dell'Unione Europea, le leggi nazionali italiane
che prevedono proroghe automatiche delle concessioni demaniali
marittime sono in contrasto con il diritto europeo e devono
essere pertanto disapplicate. Allo stesso modo, il Tar del
Veneto, con sentenza del 3 marzo 2020, è intervenuto sulla
materia riaffermando il principio generale di illegittimità di
norme interne che consentano la proroga automatica delle
concessioni senza procedura di selezione.
"Presentiamo una norma - ha detto Callari - proprio perché tutte
le amministrazioni pubbliche si stanno muovendo in questo senso
con l'intento di costringere il Governo a prendere una posizione
definitiva nei confronti dell'Unione europea. Speriamo, in questo
modo, che la norma si interfacci con l'emergenza attuale, dal
momento che un'altra sentenza della Corte europea del 2016 apre
alla possibilità di deroga alle procedure di rilascio delle
concessioni per motivi di carattere sociale o di salvaguardia
della salute".
Il recepimento della norma nazionale da parte della Regione
rientra quindi in questa visione di contrasto alla crisi
economica tenuto conto che, ha sottolineato Callari, "le imprese
maggiormente colpite sono quelle appartenenti al comparto
turistico e in particolare le imprese turistico ricreative
afferenti al comparto balneare".
"Mi auguro la massima condivisione in Commissione e in Aula su
questo disegno di legge" ha infine auspicato l'assessore.
ARC/SSA/al