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Demanio marittimo: Callari, Regioni pronte a coinvolgere il Parlamento

Trieste, 7 feb - "Se il Governo italiano non prenderà iniziative concrete per risolvere l'annosa questione delle concessioni demaniali marittime per uso turistico è venuto il momento di mettere in campo azioni molto forti, coinvolgendo direttamente il Parlamento. Davanti all'inerzia dell'esecutivo nazionale, le Regioni potrebbero essere costrette a presentare rapidamente una proposta di legge unitaria alle Camere".

Lo ha affermato questa mattina l'assessore al Patrimonio e demanio, Sebastiano Callari, durante la riunione della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni convocata on-line per fare il punto su questa tematica.

"Alla luce della sentenza del Consiglio di Stato del 9 novembre 2021 che obbliga di affrontare e risolvere definitivamente questa problematica, siamo molto preoccupati - ha detto Callari - per l'incertezza che si è venuta a creare tra le tante imprese che hanno le concessioni in scadenza il 31 dicembre 2023".

"Si tratta di una questione - ha aggiunto l'assessore - che impatta pesantemente su Regioni e Comuni chiamati a firmare le concessioni e che mette in grave difficoltà i funzionari di questi enti locali".

"Da molto tempo chiediamo una chiara e completa riforma del comparto demaniale marittimo che ponga fine ad anni di incertezze e di contenziosi legali, per la quale - ha sostenuto l'esponente della Giunta - serve un intervento urgente del Governo per tutelare sia gli imprenditori che hanno fatto investimenti importanti che migliaia di posti di lavoro".

In previsione dell'audizione delle Regioni presso la competente Commissione parlamentare sul ddl concorrenza in programma domani e in vista della successiva seduta della Conferenza delle Regioni calendarizzata per mercoledì, su stimolo dello stesso presidente della Conferenza Fedriga è stato predisposto un documento con il quale viene chiesto all'esecutivo nazionale di varare una riforma organica in grado di colmare l'attuale vuoto legislativo.

"È fondamentale superare infatti questa situazione di incertezza - ha sostenuto Callari - dal momento che le norme su criteri e modalità di affidamento delle concessioni demaniali marittime sono riconducibili alla competenza esclusiva dello Stato".

Nel documento si precisa inoltre che le Regioni si rendono disponibili a partecipare a un tavolo tecnico, coordinato dai ministeri competenti, per portare un contributo che abbia come obiettivo la tutela dei posti di lavoro e la salvaguardia delle nostre coste e che valorizzi la professionalità degli operatori italiani che hanno gestito nel tempo il comparto balneare, strategico per l'economia del nostro Paese.

"In questa partita continueremo a stare sempre dalla parte dei concessionari e dei lavoratori. Per questo - ha concluso Callari - è strategico che la Commissione competente della Conferenza delle Regioni si incontri a breve in modalità telematica con i responsabili delle associazioni di categoria nazionali per definire una linea comune". ARC/RT/al



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