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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Diritti civili: Serracchiani, Argentina è esempio da seguire

Trieste, 30 giugno - "Sui temi della famiglia e dei diritti civili sarebbe opportuno che la politica arrivasse prima della magistratura".

Lo ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenendo, oggi a Trieste, al convegno "Legami antichi e diritti di 'nuovo mondo'", organizzato dall'Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori (Aiaf) con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dell'Ambasciata argentina in Italia.

Il convegno è stato promosso con l'intento di confrontare la legislazione italiana e quella del Paese sudamericano sulle questioni della famiglia e dei diritti gay. I due Stati sono infatti accomunati da una forte tradizione cattolica, come ha ricordato la moderatrice Maria Antonia Pili, presidente dell'Aiaf regionale.

A questo proposito, Serracchiani, ricordando il suo recente viaggio istituzionale in Argentina, ha rilevato come Buenos Aires abbia una "grandissima capacità di tenere assieme l'orgoglio religioso e il bisogno di guardare all'attualità". Una correlazione che per la presidente del Friuli Venezia Giulia è ancora troppo debole in Italia, dove comunque "i recenti timidi passi in avanti fanno sperare in una disciplina per allargare i diritti". Confrontare gli ordinamenti di Argentina e Italia è quindi per Serracchiani "utile e interessante" anche per i tanti legami tra i due Paesi, in particolare per l'alto numero di italiani in Sud America.

Al termine del suo intervento, la presidente ha ricevuto il ringraziamento di Maria Josè Lubertino, la docente di Diritto costituzionale all'Università di Buenos Aires nonché attivista per i diritti civili, che proprio ieri ha preso parte ad un incontro a Berlino, alla viglia dell'approvazione al Bundestag del progetto di legge sui matrimoni gay. A Serracchiani la professoressa argentina ha consegnato una spilla, segno distintivo del movimento che ha portato, anche in Argentina, alla parificazione delle relazioni omosessuali.

Il convegno di oggi - a cui hanno preso parte tra gli altri anche il presidente della Corte d'Appello di Trieste, Oliviero Drigani, e la presidente emerita del Tribunale per i minorenni di Roma, Melita Cavallo - sarà seguito da un'analoga iniziativa in programma il 4 luglio nella capitale alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi. ARC/PV/EP



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