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Economia: Bini, positive misure Governo ma alcuni temi restano aperti

Udine, 23 mar - "Con la recente approvazione del decreto legge sulle misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina, il Governo centrale ha recepito in parte le misure richieste dalle Regioni ma non sono state ancora affrontate tutte le tematiche strategiche, quanto mai necessarie per il nostro Paese, per poter traguardare il futuro con ottimismo. Nel complesso le misure si devono considerare buone anche se applicabili su finestre temporali brevi". Lo ha riferito oggi a Udine l'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, durante la seconda riunione con le associazioni di categoria e sindacali con cui ha voluto fare il punto sullo stato dell'arte delle misure. L'esponente della Giunta Fedriga ha espresso parere positivo su alcuni dei provvedimenti adottati con il decreto legge ma ha rilevato anche i temi ancora da affrontare quali ad esempio l'impatto degli aumenti di costo dell'energia sui bilanci delle imprese italiane: "la nostra proposta indicava di mettere un delta, un surplus di costi rispetto al periodo dell'anno precedente in quota di ammortamento per mitigare l'effetto sul conto economico dell'azienda" oltre che la moratoria del credito senza pregiudizio di rating sulle imprese. "E' necessaria anche la definizione dei tetti sul costo del gas a livello di Comunità europea che vede impegnato il presidente del Consiglio Mario Draghi con l'Ue - ha precisato Bini indicando come fra i temi ancora da trattare vi sono la tassazione degli extra gettito per i gestori energetici e la proroga del Temporary framework. "E' rilevante - ha aggiunto Bini - guardare ad un orizzonte temporale a medio e lungo periodo con il Piano nazionale integrato per l'Energia e il Clima 2030, fondamentale per il futuro del nostro Paese oltre a semplificare e snellire la burocrazia. Tutti elementi di un puzzle per essere più autonomi dal punto di vista energetico". Fra le misure positive contenute nel decreto legge, Bini ha citato la riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione, il bonus carburante con buoni benzina ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore che non concorre alla formazione del reddito, oltre all'integrazione salariale e all'agevolazione contributiva per acquisizione di personale già dipendente di imprese in crisi. Così come sono positive la possibilità di rateizzare le bollette in 24 rate e le misure in agricoltura: dal credito d'imposta pari al 20% della spesa sostenuta dalle imprese esercenti l'attività agricola e della pesca per l'acquisto di carburante, alla rinegoziazione dei mutui agrari le cui operazioni di rinegoziazione e ristrutturazione potranno essere assistite dalla garanzia gratuita fornita dall'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), fino al rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese del comparto. Sul turismo, l'assessore regionale ha ricordato il credito d'imposta Imu per il settore e, sui contratti pubblici, la sospensione o proroga della prestazione in caso di aumento dei prezzi. Ha poi evidenziato gli interventi nel settore dell'autotrasporto volti a mitigare gli aggravi economici per il settore derivanti dall'aumento eccezionale dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici. "Si tratta di misure temporali - ha chiarito Bini - ma il Governo ha lasciato aperte alcune finestre per le proroghe". "Da parte della Regione Friuli Venezia Giulia - ha assicurato l'esponente regionale - siamo disponibili, così come nella prima emergenza Covid, ad integrare qualora necessario le risorse nazionali per sostenere le imprese, i lavoratori e le famiglie a superare questo ulteriore periodo difficile". Bini ha poi comunicato l'incontro, a breve, con la commissione Sviluppo economico della Conferenza delle Regioni per avanzare ulteriori proposte e la riunione prevista domani con la commissione Turismo e il ministro Massimo Garavaglia per affrontare, nello specifico, il tema turistico. Diverse le preoccupazioni e gli ulteriori contributi emersi nel confronto con le parti sindacali e le categorie, preoccupate per una situazione pesante che mostra già i suoi effetti: molte aziende stanno attivano gli ammortizzatori sociali e non vengono rinnovati i contratti a termine. Le imprese stanno decidendo di fermare la produzione o attivare la formula start&stop così come diverse gare vanno deserte per il timore che il prezzo di partenza nel breve periodo non sia più conveniente. ARC/LP/gg



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