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Economia: Bini, SviluppoImpresa strumento per modernizzare Fvg

Disegno di legge che guarda in prospettiva

Udine, 11 gen - "L'emergenza Covid-19 ha reso evidente la necessità di modernizzare il sistema pubblico e privato per garantire al tessuto produttivo resilienza e continuità di crescita e sviluppo. Va colta l'opportunità di costruire ora una regione più moderna nell'erogazione dei servizi alle imprese, nelle modalità di lavoro, nell'utilizzo degli strumenti digitali; possiamo farlo utilizzando il nuovo SviluppoImpresa che rappresenta un'occasione di rilancio organico delle politiche per lo sviluppo e l'innovazione in Friuli Venezia Giulia e che ha, nel ddl 80, la sua ossatura".

Lo ha detto l'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, durante l'incontro telematico con le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, rappresentate da Villiam Pezzetta, Franco Colautti e Giacinto Menis, nel quale è stato presentato il ddl prima dell'illustrazione in commissione.

"Abbiamo continuato a lavorare sulla rivisitazione del ddl 80, rafforzando e allargando la fase di ascolto - ha precisato in apertura Bini -. Il disegno di legge nasce dal coinvolgimento dei protagonisti dell'economia reale del territorio ed è il frutto di un lavoro che vede la partecipazione di più anime anche politiche, per avere una condivisione ampia".

Nel dettaglio, l'assessore ha ricordato gli assi portanti dell'articolato che vede fra gli elementi significativi la modernizzazione, la crescita e il rafforzamento delle imprese a livello internazionale, oltre che il riordino dei Consorzi di sviluppo economico locale e il completamento della riforma dell'accesso al credito.

"Nell'articolato - ha spiegato Bini - la modernizzazione si traduce in nuove disposizioni in materia di commercio. Andremo a stimolare l'apertura delle saracinesche, di immobili sfitti e incentiveremo la ricontrattazione dei contratti d'affitto. Costituiremo i distretti del commercio intesi come ambito territoriale individuato mediante accordo fra Enti locali e operatori privati, assistiti dalle associazioni di categorie, per rigenerare i contesti urbani". Tra le fattispecie Bini ha ricordato i negozi di vicinato.

Un altro tema trattato ha riguardato la digitalizzazione. "Abbiamo già sul territorio un importante cluster delle tecnologie, il Ditedi, che valorizzeremo con SviluppoImpresa dandogli l'obiettivo di contaminare gli altri player della regione per stimolare il tessuto imprenditoriale, condividendo l'esperienza digitale e promuovendo le competenze informatiche". Sui giovani, Bini ha evidenziato la necessità di mobilitare le nuove generazioni. "Verranno concessi contributi a fondo perduto per la costituzione di spin-off di ricerca e incentivata la promozione delle start up operanti su settori tecnologicamente avanzati".

Non è mancato un approfondimento sulla necessità di ridurre e semplificare gli adempimenti a carico delle imprese relativamente alla concessione di contributi. "Abbiamo già testato con la pandemia procedimenti più agili con l'autocertificazione e con procedure telematiche: una modalità che potrà essere riproposta e intensificata per elargire gli incentivi" ha spiegato Bini.

L'esponente della Giunta Fedriga ha espresso poi la volontà, con il ddl, di istituire nuovi canali di comunicazione. "Creeremo un numero verde dedicato, comunicheremo periodicamente l'apertura dei bandi per farli conoscere per tempo alle imprese, adotteremo comunicazioni personalizzate per le aziende e identificheremo un gruppo di professionisti mettendolo a disposizione soprattutto delle piccole imprese".

Ulteriori attività riguardano il turismo. "Vogliamo rafforzare il comparto turistico che presenta un importante quota del Pil regionale - ha indicato Bini - a cui dedicheremo un fondo specifico destinato al potenziamento delle strutture ricettive e al miglioramento della qualità offerta". Previsto un contributo fino ad un massimo di 20.000 euro per la ristrutturazione di immobili inseriti nel circuito turistico regionale.

L'assessore regionale si è soffermato poi sui nuovi strumenti di ingegneria finanziaria, sul potenziamento di Friulia, attraverso una ricapitalizzazione mirata, con la possibilità di istituire un fondo immobiliare chiuso a cui si aggiungono gli ammodernamenti degli strumenti per l'internazionalizzazione. "Si tratta di sistemi moderni e in grado di attrarre capitali privati" ha detto.

Verranno concessi ulteriori incentivi alle imprese che investono in regione nelle aree industriali: "con almeno 7 milioni di euro di investimento per i nuovi stabilimenti con un impatto occupazionale di almeno 10 persone full time il primo anno e 20 nel triennio" ha precisato l'assessore regionale.

Altri obiettivi vanno in direzione dell'economia circolare e dell'efficientamento energetico "per i quali verranno concessi contributi a fondo perduto".

Una parte importante dell'articolato riguarda anche il riuso e il recupero dei capannoni industriali.

Dal canto loro, le parti sindacali hanno espresso un giudizio di massima positivo. Menis, pur riservandosi di compiere in un secondo momento una disamina di dettaglio, ha valutato favorevolmente l'impianto del ddl rimarcando il ruolo dell'interlocuzione: "le consultazioni hanno portato un risultato importante frutto di una condivisione con le parti sociali e le categorie economiche".

Apprezzamento sul metodo e sulla dotazione finanziaria anche da parte di Pezzetta mentre Colautti, tra le considerazioni espresse, ha auspicato la designazione dei rappresentanti e la definizione del numero di partecipanti al tavolo permanente oltre che l'importanza della condivisione nella fase di stesura dei regolamenti attuativi.

Bini ha manifestato, in conclusione, l'intenzione di continuare a coinvolgere le parti sindacali e la volontà di accelerare con l'applicazione delle norme, "alcune delle quali - ha detto - auspichiamo possano trovare applicazione già entro il primo semestre". ARC/LP/ma



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