Energia:Scoccimarro, 1,5 mln a Comuni da concessioni derivazioni acqua
Ok definitivo della Giunta al regolamento
Pordenone, 11 feb - "In un periodo di crisi energetica
riusciremo a garantire entrate extra, anche per un risparmio
sulla bolletta dell'energia elettrica, a favore dei Comuni e dei
cittadini della montagna. Al momento l'entità del controvalore
che i concessionari dovranno alla Regione è stato stimato in 1,5
milioni, valore che potrebbe aumentare visto l'attuale incremento
dei costi dell'energia".
È quanto afferma l'assessore alla Difesa dell'Ambiente, Energia e
Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro dopo che l'Esecutivo
Fedriga ha approvato in via definitiva il regolamento di
quantificazione e il riparto della energia elettrica che deve
essere ceduta gratuitamente alla Regione in attuazione della
legge 21/2020 sulla 'Disciplina dell'assegnazione delle
concessioni di grandi derivazioni d'acqua a uso idroelettrico'.
"I concessionari - spiega Scoccimarro - dovranno fornire energia
elettrica gratuita alla Regione oppure il controvalore economico
stimato in circa 1,5 milioni di euro. Visto il rincaro dei prezzi
dell'energia non è escluso che il valore da noi calcolato possa
andare incontro a un incremento. In fase normativa avevamo
stabilito con il Consiglio regionale di dare ai Comuni e alle
Comunità di montagna il 100 per cento dell'energia o il relativo
controvalore economico. Dopo un lungo confronto con il territorio
e il Consiglio regionale - tiene a sottolineare Scoccimarro -
abbiamo approvato definitivamente il regolamento in Giunta,
determinando anche le tipologie di servizi pubblici e le
categorie di utenti che possono beneficiare dell'energia ceduta
gratuitamente e monetizzata".
In particolare, è previsto che le quote del controvalore di
energia assegnate ai Comuni e alle Comunità di montagna siano
destinate al miglioramento qualitativo e quantitativo di alcuni
servizi pubblici quali ambulatori comunali, sedi
dell'amministrazione, scuole di competenza comunale, mense
scolastiche, biblioteche, illuminazione pubblica, sedi della
Protezione Civile e delle associazioni, case di riposo comunali e
foresterie. Inoltre le risorse sono destinate anche alle persone
fisiche residenti nei comuni montani beneficiari, limitatamente
alla prima casa, ma anche alle famiglie residenti nel comune
beneficiario, con Isee inferiore o uguale a 10mila euro oppure
20mila euro nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti 3
o più figli. Le risorse potranno essere infine destinate anche
alle piccole e medie imprese artigiane, con sede nei comuni
montani beneficiari.
ARC/AL/ma