Enti locali: Roberti, nel 2019 ampio confronto con territorio
A gennaio prime verifiche anche con Comunità Friuli Collinare
Trieste, 17 dic - "Il primo obiettivo della Regione è far sì
che i Comuni possano erogare ai cittadini i servizi a loro
necessari, superando le criticità registrate negli scorsi anni.
Domani in Consiglio regionale si aprirà il dibattito su un primo
riassetto degli enti locali che restituirà operatività alle
amministrazioni territoriali e porrà le basi per la riforma
strutturale, la quale porterà al superamento delle Uti. In questo
quadro, dall'inizio del prossimo anno prenderà il via un ampio
confronto con il territorio, nel quale troverà spazio anche il
ragionamento sul futuro delle realtà che, prima della forzata
costituzione delle Uti, erano sorte per dare supporto alle
amministrazioni cittadine".
È questo il concetto espresso dall'assessore regionale alle
Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, durante l'incontro con i
presidenti dell'assemblea e del consiglio di amministrazione del
Consorzio Comunità Collinare del Friuli, Marco Chiapolino
(sindaco di Forgaria nel Friuli) e Mirco Daffara.
La riunione, svoltasi a Trieste nella sede della Regione, ha
permesso di evidenziare come, per oltre 50 anni, fino alla
nascita delle Uti, la Comunità abbia svolto con successo il ruolo
di soggetto erogatore di servizi per conto dei Comuni aderenti,
ovvero Buja, Colloredo di Monte Albano, Coseano, Dignano,
Fagagna, Flaibano, Forgaria nel Friuli, Majano, Moruzzo, Osoppo,
Ragogna, Rive D'Arcano, San Daniele del Friuli, San Vito di
Fagagna e Treppo Grande.
I rappresentanti del Consorzio hanno illustrato a Roberti un
documento approvato all'unanimità dall'assemblea consortile che
propone il rafforzamento dell'organismo, con l'ingresso anche del
Comune di Pagnacco, e l'ampliamento dei servizi svolti in forma
associata.
L'assessore, riconoscendo l'operato della Comunità, ha spiegato
che "si tratta di un tema complesso, perché l'esperienza
realizzata nel Friuli Collinare è sicuramente quella più
consolidata del Friuli Venezia Giulia, ma allo stesso tempo il
Consorzio non è un ente locale. Ci troviamo quindi a dover
analizzare la situazione nel dettaglio e avviare un ragionamento
in merito per identificare le soluzioni migliori che rispettino
la volontà dei Comuni e non impongano scelte calate dall'alto,
come avvenuto in passato. A gennaio avremo dunque un primo
incontro nella sede del Consorzio, che sarà l'occasione ideale
per avviare un confronto franco con tutte le realtà aderenti a
questo organismo".
ARC/MA/fc