Enti locali: Roberti, riforma per dare massima libertà ai sindaci
Udine, 7 ott - "Vogliamo creare strumenti e apportare dei
correttivi a quelli esistenti per dare la massima libertà ai
sindaci di amministrare il proprio territorio. Nessuna volontà di
imporre nulla dall'alto e pochi paletti, uno di questi sarà il
principio Una Testa Un Voto per fare in modo che i Comuni più
grandi non sovrastino quelli più piccoli".
Lo ha indicato oggi a Udine l'assessore alle Autonomie locali del
Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, illustrando al
Consiglio delle Autonomie (Cal) le linee generali del ddl sulle
forme associative comunali che sarà vagliato dalla Giunta Fedriga
nella prossima seduta. Fra le novità, anche la creazione di 4 sub
enti regionali che si occuperanno in prima battuta dell'emergenza
legata all'edilizia scolastica "per dare una risposta immediata
ad un comparto in sofferenza" ha spiegato Roberti, indicando
negli enti "una forma embrionale per la partenza dell'ente
intermedio".
"Al vertice dei quattro enti ci sarà un commissario tecnico per
raccogliere l'eredità più pesante lasciata dalla chiusura delle
Province - ha proseguito l'assessore - e risolvere la difficile
situazione dell'edilizia scolastica che, allo stato attuale, è
attribuita ai Comuni con l'obbligo di esercizio all'interno delle
Uti, la cui carenza di personale ne rende tuttavia impossibile la
gestione".
"Il più importante caposaldo della riforma - ha quindi
sottolineato Roberti - è che la Regione non dovrà ingerire
nell'attività dei Comuni. Il sindaco eletto potrà scegliere gli
strumenti che metteremo a disposizione per erogare nel migliore
dei modi i servizi ai cittadini. In campo, troverà strumenti come
quello della comunità ma saranno sempre e solo i primi cittadini
a decidere se erogare i servizi in autonomia, attraverso il
sistema delle convenzioni, con percorsi di fusione o aderendo
alla tante comunità che si formeranno. L'unico che potrà
giudicare sul loro operato sarà l'elettore all'interno delle
urne".
"La riforma delle Uti - ha specificato l'assessore - comprenderà
diversi provvedimenti: il primo riguarda le forme associative e
riprende istituti già esistenti ai quali, in alcuni casi, sono
stati posti dei correttivi".
Si parla di percorsi facoltativi di fusione e di convenzioni, già
ampiamente usate dai Comuni, ma anche di comunità. Quest'ultimo
organismo, che tiene in conto le istanze dei territori, sarà a
tutti gli effetti un ente locale con personalità giuridica così
da poter gestire alcuni rapporti quali quelli del personale e del
patrimonio. Le comunità nomineranno un vertice politico ovvero il
comitato esecutivo i cui membri potranno essere amministratori ma
anche comuni cittadini.
E, sempre in materia di governance, viene posto un'ulteriore
correttivo rispetto alle Uti. Cambia il modello elettivo: si
passa dal modello dell'elezione del sindaco, che nominava poi la
propria Giunta, a quello più simile all'elezione di un consiglio
di amministrazione così da garantire una maggiore rappresentanza
delle minoranze.
Le comunità saranno obbligatorie solo nei territori montani per
l'esercizio delle funzioni specificamente di carattere montano e
facoltative su tutto il resto.
Roberti, che ha rassicurato sul fatto che non saranno spostate le
competenze dei Comuni ma rimarranno in capo agli stessi, ha
evidenziato un'ulteriore novità rappresentata dall'istituzione
del Consiglio delle autonomie montane. "Sarà una sezione del Cal
- ha informato - con compiti consultivi e di indirizzo su
tematiche montane a cui viene affidata l'organizzazione annuale
degli Stati generali della montagna. Sarà composto dal presidente
dell'Uncem, dai componenti eletti nel Consiglio delle autonomie
locali che insistono sul territorio delle Comunità di montagna e
dai presidenti delle stesse, una volta costituite".
Il Cal ha espresso parere favorevole all'unanimità sul ddl in
merito al recepimento dei principi fondamentali del sistema
integrato degli enti territoriali del Fvg di cui all'accordo
Stato-Regione in materia di finanza pubblica dello scorso
febbraio. "Una norma molto attesa e di principio - ha spiegato
Roberti - e un passo verso l'autonomia del territorio. Avevamo
una competenza dimezzata sugli enti locali perché su alcuni
settori i Comuni devono rapportarsi direttamente con il Governo
centrale, con questo ddl noi semplifichiamo e ci prendiamo
quell'autonomia che ci spetta".
Il testo definisce il perimetro del sistema integrato nel quale
rientrano la Regione, gli enti locali del territorio e i
rispettivi enti strumentali e organismi interni, ed esplicita che
gli enti locali concorrono con la Regione alla realizzazione
degli obiettivi di finanza pubblica, nel rispetto dei principi
fondamentali di leale collaborazione e di coordinamento.
Viene delineato, in questo modo, il compito della Regione di
definire con legge di Stabilità il concorso finanziario e gli
obblighi a carico degli enti locali, adottando, per conseguire
gli obiettivi di finanza pubblica, misure di razionalizzazione e
contenimento della spesa idonee ad assicurare il rispetto delle
dinamiche della spesa aggregata delle amministrazioni pubbliche.
L'organismo consultivo ha poi nominato Paola Visentini e Roberto
Petracco rappresentanti del Cal nel comitato tecnico-scientifico
degli ecomusei, mentre è stata rinviata invece la designazione di
un rappresentante delle Uti e di quattro dei Comuni nel gruppo
tecnico regionale per la gestione dello sportello unico per le
attività produttive.
Il Cal, infine, ha espresso parere favorevole all'unanimità sulle
deliberazioni della Giunta relative alle modifiche introdotte
dalla legge 9/2019 in materia di compenso annuo ai revisori dei
conti delle Uti e sul regolamento per la concessione dei
contributi per la realizzazione, l'ampliamento, la manutenzione
straordinaria o l'allestimento dei centri di raccolta. Ad
illustrarlo è stato l'assessore Fvg alla Difesa dell'Ambiente,
Fabio Scoccimarro, che ha ricordato come "per quest'anno sono
previsti contributi per 500mila euro; i Comuni che vorranno
presentare istanza dovranno provvedervi entro 15 giorni
dall'entrata in vigore del regolamento. Le risorse aumenteranno a
1 milione nel 2020 e 1,5 mln nel 2021".
ARC/LP/fc