Eventi: Zilli, mosaici Lione testimoni comunità friulana in Francia
Inaugurata mostra agli Archives municipales in collaborazione con
EFM e Fogolar Furlan
Pordenone, 22 nov - "La presenza della Regione a Lione in
occasione di questa importante mostra allestita dalla Scuola
mosaicisti del Friuli in collaborazione con il fogolar furlan
vuole essere una attestazione di riconoscenza e orgoglio ai tanti
corregionali che in questa terra francesce hanno avuto il modo di
esportare la cultura del lavoro e del saper fare tipico di chi
vive nella nostra terra".
Lo ha detto l'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli
partecipando oggi presso gli Archives municipales de Lyon al
taglio del nastro dell'esposizione dal titolo dedicata
all'istituto spilimberghese, in occasione della ricorrenza
dedicata ai 100 anni dalla sua fondazione.
Alla presenza del presidente dell'ente Friuli Nel mondo Loris
Basso, al presidente del Fogolar furlan di Lione Danilo Vezzio e
del presidente della scuola spilimberghese Stefano Lovison,
l'esponente dell'Esecutivo ha voluto porre in risalto come il
mosaico sia uno degli elementi che caratterizza il Friuli Venezia
Giulia in Italia e nel mondo per le tante opere d'arte presenti e
realizzate dalle mani di esperti artigiani formatisi proprio
nell'istituto pordenonese.
"L'orgoglio di appartenere ad una comunità - ha detto Zilli - è
identificato nelle tante tessere sparse nel mondo le quali, come
in un mosaico, sono legate tra di loro dalla laboriosità e
competenza, ovvero da un'identità comune rappresentata dalle
salde radici delle origini. Queste ultime, oltre a rappresentare
un valido punto di partenza, sono al tempo stesso un trampolino
per iniziative virtuose dei giovani di terza e quarta
generazione, figli dei nostri emigranti. La sfida delle
istituzioni, di Ente Friuli nel mondo e della Scuola mosaicisti
del Friuli è quella di continuare a tenere saldo il tesoro di
questo prezioso mosaico con attività di conoscenza e formazione
che rafforzino e valorizzino il "saper fare" dei nostri abili
artigiani".
Molti mosaici di edifici e luoghi pubblici a Lione sono stati
realizzati da friulani, alcuni dei quali provenivano dalla scuola
di Spilimbergo. Fin dall'Ottocento, ancor prima della creazione
dell'istituto pordenonese, molti artigiani italiani sono venuti a
lavorare a Lione, contribuendo sia al restauro di antichi mosaici
che all'ornamento di edifici religiosi e civili. I loro
successori, molti dei quali formatisi alla scuola di Spilimbergo,
hanno continuato questo lavoro nella seconda metà del '900,
mettendo il loro tradizionale saper fare al servizio della
modernità degli edifici o degli spazi pubblici. La mostra "La
Scuola mosaicisti del Friuli a Lione", pur ripercorrendo la
storia di queste sensibili e tecniche realizzazioni sul
territorio lionese, permette di scoprire mosaici originali
realizzati dagli studenti di Spilimbergo.
ARC/AL/pph