Export: Bini, Fvg paga più di tutti situazione internazionale
"Ma economia interna regge, molto bene crescita a Pordenone"
Trieste, 11 set - "Il calo dell'export in Friuli Venezia Giulia
non sorprende in quanto è figlio di fattori esterni che la nostra
regione paga più di tanti altri: la guerra dei dazi tra
superpotenze a livello internazionale che coinvolge soprattutto
Stati Uniti e Russia e il pesante rallentamento della Germania,
quest'ultima il Paese verso il quale si dirige principalmente il
nostro prodotto manifatturiero".
L'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio
Bini, commenta così i dati Ires relativi al secondo trimestre
2019 che, confermando la tendenza dei primi tre mesi dell'anno,
addebitano all'estremo Nordest d'Italia un export in calo del 19
per cento.
A questo proposito, Bini giudica "totalmente falso e
politicamente scorretto affermare che la Giunta Fedriga sia poco
attiva rispetto alle politiche economiche regionali, prova ne
siano i tanti provvedimenti a sostegno del comparto produttivo
deliberati direttamente (vedi Irap o credito d'imposta) o
concordati con il Governo precedente (sblocco fondi per Trieste)
nel corso di questo primo anno e mezzo. Sono azioni reali accolte
positivamente dalle imprese Fvg - aggiunge l'assessore - e da
coloro i quali potranno ora investire convintamente sulla nostra
regione".
"Piuttosto - incalza Bini - possiamo e dobbiamo auspicare che il
nuovo Governo nazionale consideri, nei fatti e non solo negli
annunci, rilancio e sviluppo dell'economia al primo posto tra le
priorità operative".
"Il Fvg - spiega quindi l'assessore - nelle esportazioni subisce
una penalizzazione superiore a quella di altre regioni proprio
perché buona parte delle esportazioni sono rivolte a Germania,
Stati Uniti e Russia. Entrando nel dettaglio territoriale, va
sottolineato che, a parte il Goriziano, molto influenzato dalla
presenza di Fincantieri a Monfalcone, l'export è comunque in
aumento a Udine e Trieste e rimane stabile a Pordenone".
Al di là dell'export, Bini rileva come "molto confortante"
l'aumento delle imprese nel Pordenonese, "segno che l'economia
regionale fatica ma regge adeguatamente il confronto anche grazie
a tutte le iniziative messe in campo dalla Giunta Fedriga, ultima
in ordine di tempo il pacchetto di complessivi 22,6 milioni di
euro destinato in primis a finanziare gli investimenti
tecnologici. Ma siamo già al lavoro - conferma infine l'assessore
- sulla rivisitazione di Rilancimpresa per rispondere alle nuove
richieste delle aziende attraverso Sviluppimpresa, norma in fase
di costruzione con il contributo delle associazioni di categoria".
ARC/FC