Famiglia: parte iter ricognitivo per nuova legge
Trieste, 5 apr - La Regione Friuli Venezia Giulia ha avviato il
percorso amministrativo che porterà alla redazione di un nuovo
testo normativo sulla famiglia iniziando un'attività ricognitiva
con le altre Direzioni centrali per raccogliere tutte quelle che
sono le misure esistenti in materia.
Lo ha comunicato oggi alla Giunta l'assessore alla Famiglia, sottolineando come l'obiettivo di questa fase sia quello di concentrare nella proposta di legge una serie di strumenti regionali, tra i quali quelli per il sostegno della paternità e della maternità, per la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura, per la natalità, fino alle misure per le politiche giovanili e la prima infanzia.
Come è stato spiegato all'esecutivo regionale, lo scopo dell'intervento normativo è sostanzialmente quello di favorire azioni che promuovano la costituzione e lo sviluppo della famiglia come un soggetto sociale portatore di propri diritti, supplementari rispetto a quelli del singolo, in virtù delle funzioni sociali svolte del nucleo familiare e previste dalla Costituzione.
L'azione ricognitiva non si limiterà al perimetro dell'Amministrazione ma guarderà, nell'ottica di realizzare un iniziale catalogo di buone prassi, anche a quanto fatto da altre regioni italiane e dagli Stati dell'Unione europea.
Come ribadito infine dalla Regione, l'esigenza è quella di armonizzare l'esistente e di richiamarlo a un'unica legge che fissi i principi in materia, per garantire unitarietà e omogeneità agli interventi futuri. ARC/GG/ppd
Lo ha comunicato oggi alla Giunta l'assessore alla Famiglia, sottolineando come l'obiettivo di questa fase sia quello di concentrare nella proposta di legge una serie di strumenti regionali, tra i quali quelli per il sostegno della paternità e della maternità, per la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura, per la natalità, fino alle misure per le politiche giovanili e la prima infanzia.
Come è stato spiegato all'esecutivo regionale, lo scopo dell'intervento normativo è sostanzialmente quello di favorire azioni che promuovano la costituzione e lo sviluppo della famiglia come un soggetto sociale portatore di propri diritti, supplementari rispetto a quelli del singolo, in virtù delle funzioni sociali svolte del nucleo familiare e previste dalla Costituzione.
L'azione ricognitiva non si limiterà al perimetro dell'Amministrazione ma guarderà, nell'ottica di realizzare un iniziale catalogo di buone prassi, anche a quanto fatto da altre regioni italiane e dagli Stati dell'Unione europea.
Come ribadito infine dalla Regione, l'esigenza è quella di armonizzare l'esistente e di richiamarlo a un'unica legge che fissi i principi in materia, per garantire unitarietà e omogeneità agli interventi futuri. ARC/GG/ppd