Finanze: Zilli, tempi utilizzo fondi nazionali+europei è sfida per Fvg
Stamane si è svolta la prima riunione del Comitato sorveglianza
del Piano sviluppo e coesione
Trieste, 9 dic - "La sfida che ci troveremo davanti a noi nei
prossimi anni sarà quella di adeguare le regole di attuazione dei
Fondi nazionali a quelli europei, soprattutto per quanto attiene
ai tempi di realizzazione. In questa ottica, le riunioni del
Comitato di sorveglianza saranno un prezioso strumento di
consultazione e monitoraggio di importanti progetti di
investimento".
Su questi concetti si è soffermata l'attenzione dell'assessore
regionale alle Finanze Barbara Zilli nel suo intervento al
Comitato di sorveglianza del Piano sviluppo e coesione (Psc)
della Regione Friuli Venezia Giulia. Il Psc contiene oggi
complessivamente investimenti per 322 milioni (quota Fsc) a cui
si aggiungono circa altrettanti di cofinanziamento pubblico. Di
780 progetti totali, una buona parte degli investimenti per la
loro realizzazione sono in avanzata fase di attuazione, altri
(circa 600) risultano già chiusi.
"Il nuovo Psc - ha spiegato Zilli - si articola in 11 ambiti
tematici e 23 settori di intervento e contiene investimenti di
rilievo per il nostro territorio. Solo per citarne alcuni, vanno
dalla Ferriera di Servola ai Pisl (Piani di sviluppo locale) di
Udine e Maniago, agli interventi di difesa e prevenzione
ambientale, al sostegno alla ricerca e innovazione, e riprende
alcuni strumenti di programmazione negoziata (Apq) del periodo
2000-2006 ancora attivi, come ad esempio quello sulle
infrastrutture viarie della Regione (con un costo totale di 160
milioni di euro, cui per 22 risorse Fsc) oppure l'Apq sulla
società dell'informazione ed e-government (con un costo totale di
oltre 17 Meuro, di cui oltre 10 di risorse Fsc)".
"Il Psc - ha chiarito ancora Zilli - attualmente comprende anche
una sezione cosiddetta 'speciale', dove sono confluiti
investimenti 'usciti' dalla programmazione europea del Fondo
sociale negli ultimi 2 anni, per far fronte a spese emergenziali
dovute alla pandemia, fondi pari a oltre 48 milioni di euro che
saranno gestiti dalla Direzione lavoro, formazione, istruzione,
ricerca, università e famiglia. Il comitato è chiamato a vigilare
ed accompagnare l'attuazione di questi investimenti e di quelli
futuri, che presumibilmente confluiranno nel Piano per le
prossime annualità".
"Il Fsc - ha puntualizzato l'assessore regionale - è un fondo
che, per sua natura, finanzia per lo più interventi
infrastrutturali, opere, lavori e, in particolare quegli
investimenti che rimangono fuori dai Fondi strutturali per motivi
legati alle tempistiche di realizzazione. Se per anni il Fsc ha
consentito alle amministrazioni di prendersi il tempo necessario
per programmare ed attuare gli investimenti non prevedendo le
stringenti tempistiche comunitarie, oggi le regole per gli
impegni e la spesa si stanno sempre di più allineando e viene
richiesto alle amministrazioni di adeguare le regole di
attuazione dei Fondi nazionali a quelli europei, soprattutto per
quanto attiene ai tempi di realizzazione".
"Sarà questa - ha concluso l'assessore Zilli - la grande sfida
dei prossimi anni: avremo molte risorse, europee (i Fondi
strutturali, il Pnrr) e nazionali (in questo caso il Fsc) che si
muoveranno in modo complementare, per consentire di dare una
importante spinta allo sviluppo dei territori".
ARC/AL/dfd