Fondi europei: Zilli, occasione imperdibile per costruire nuovo Fvg
Trieste, 14 lug - "Abbiamo un'occasione imperdibile: rimettere
al centro della programmazione europea le nostre comunità e gli
attuali bisogni del territorio, le cui priorità sono mutate con
l'emergenza sanitaria degli ultimi mesi. I fondi comunitari sono
un polmone di ossigeno da utilizzare al meglio e al più presto
per costruire insieme il Friuli Venezia Giulia che vogliamo".
Lo ha detto l'assessore regionale alle Finanze con competenza su
specifiche intersettoriali Por-Fesr, Barbara Zilli, concludendo i
lavori della Sessione plenaria di consultazione del partenariato
sulle politiche di coesione 2021-27.
Declinato su due specifiche dimensioni, impresa e territorio,
l'impianto strategico regionale su cui poggia la programmazione
europea e il piano di azione ad essa correlato evidenzia la
fragilità dei modelli organizzativi esistenti, comuni a tutte le
economie industrializzate, "un'analisi - ha aggiunto Zilli - che
ci impone di rendere il sistema più forte e pronto a rispondere
di fronte ad altre eventuali emergenze, lavorando sulle nuove
priorità quali la diffusione della digitalizzazione, il rapporto
tra ricerca pubblica e privata, la logistica".
"Dobbiamo creare le condizioni per uno sviluppo intelligente del
territorio - ha spiegato Zilli - che punti sui settori di
specializzazione e restituisca centralità ai fenomeni di
innovazione sociale, interrogandoci in modo serio su ciò che
oggi, dopo la pandemia, non è più necessario replicare perché
privo dell'efficacia di un tempo. L'obiettivo è tracciare una
nuova linea capace di mettere a sistema le competenze tipiche
della nostra comunità regionale, indicare un percorso nuovo e
immediatamente fruibile a vantaggio del tessuto imprenditoriale e
delle nuove generazioni".
"L'attivazione di incontri e tavoli di partenariato sui fondi
europei 2021-27 - ha detto l'assessore - è linfa vitale per
costruire insieme, nel solco dei cinque pilastri comunitari,
nuove opportunità di sviluppo che, nella fase post Covid, rimette
al centro l'individuo e un territorio fertile per idee e
capacità, e che pertanto può diventare uno straordinario
attrattore di fondi comunitari, in misura ancora maggiore
rispetto a quanto meritoriamente abbiamo fatto in passato".
ARC/CCA/ma