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Giovedì, 25 Aprile 2024
Notizie dalla giunta

FORESTALE: TRE OPERAZIONI ANTIBRACCONAGGIO DEL NOAVA NELL'UDINESE

Pordenone, 29 ott - Il Nucleo Operativo per l'Attività di Vigilanza Ambientale (NOAVA) del Corpo Forestale Regionale (CFR) ha portato a segno nell'arco degli ultimi mesi, in varie località della provincia di Udine, alcune operazioni volte al contrasto di reati ai danni della fauna selvatica, con la collaborazione del personale delle Stazioni forestali di Cividale e San Giorgio di Nogaro e il supporto delle guardie venatorie volontarie della Federazione nazionale della Caccia.

In tre distinti interventi, compiuti dai forestali specializzati nella repressione dei reati nei confronti del patrimonio faunistico, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Udine tre persone colte in flagranza di reato, per molteplici violazioni che vanno dal furto ai danni del patrimonio indisponibile dello Stato (tale è, infatti, considerata la fauna selvatica) alla caccia in periodo di chiusura generale, dal maltrattamento di animali alla loro uccisione illecita, dall'uccellagione all'illecita detenzione di munizioni, dall'utilizzo di richiami acustici per attirare e catturare uccelli alla detenzione illegale di fauna protetta.

Nel primo caso, verificatosi nelle valli del Natisone, dopo molti appostamenti e controlli, un uccellatore già noto ai forestali è stato sorpreso mentre esercitava l'uccellagione con reti e volatili da richiamo collocati lungo alcuni filari alberati nei pressi del fiume.

Nella seconda operazione, in comune di Rivignano, è stato colto in flagranza un cacciatore della locale Riserva che, sul retro della propria abitazione, un mese prima della data ufficiale di apertura dell'attività venatoria consentita, esercitava la caccia da capanno con l'ausilio di un richiamo elettromagnetico. Il caso più recente è quello di un socio della Riserva di caccia di Lestizza colto in flagranza alle 7.30 del mattino mentre abbatteva specie protette con l'ausilio di un richiamo elettromagnetico. Oltre alla denuncia in Procura gli sono state contestate due violazioni amministrative e una violazione disciplinare.

In totale sono stati sottoposti a sequestro due fucili da caccia, una ventina di uccelli vivi di varie specie, sia protette che cacciabili, detenuti illegalmente e/o di recente cattura (dei quali dieci subito liberati, in quanto fortunatamente ancora idonei alla vita in libertà), una decina di reti per la cattura di uccelli, un centinaio di panie, vischio, alcune tagliole, più di 2.000 munizioni da caccia e non, cinque richiami acustici funzionanti a batteria e oltre 120 uccelli morti anche di specie protetta (pettirossi, cinciallegre, verdoni, prispoloni, fringuelli, passeri e persino un picchio nero e un picchio muratore, specie di notevole valore conservazionistico).

Determinante anche in queste ultime operazioni antibracconaggio è stata la collaborazione di persone sensibili alla tutela della fauna selvatica e più in generale alla salvaguardia dell'ambiente naturale, che non hanno esitato a segnalare al personale forestale incaricato della vigilanza la presenza di reti o il rumore di spari sospetti. A tal proposito, il CFR invita chiunque s'imbattesse in reti per uccellagione, tagliole o altri artifizi atti alla cattura di fauna selvatica, ad allontanarsi immediatamente senza correre rischi né lasciare segni di presenza e contattare quindi con tempestività il NOAVA (e-mail: noava.cfr@regione.fvg.it) o la Stazione forestale competente per territorio, fornendo gli elementi utili per l'individuazione del sito.

Tutte le segnalazioni che pervengono agli uffici del CFR, con priorità per quelle più puntuali e documentate, sono infatti verificate nella loro attendibilità e riscontrate sul posto per fronteggiare immediatamente i comportamenti illeciti.

ARC/Com/PPH



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