Formazione: Rosolen, Its, Fvg primeggia nei percorsi "sistema casa"
Scienze della vita settore fondamentale su cui investire
Trieste, 19 mar- "Meccanica, sistema casa, scienze della vita,
logistica e informatica. Sono solo alcuni dei principali ambiti
di specializzazione degli Istituti tecnici superiori, che
costituiscono percorsi di alta formazione alternativi
all'università e creano profili occupazionali ambiti dal mercato
e ricercati dalle aziende. Il Ministero dell'istruzione ha
stilato una graduatoria nazionale degli Its in Italia, adottando
criteri oggettivi, legati alla percentuale di studenti diplomati
che trovano un'occupazione al termine degli studi e fissando
standard omogenei per definire l'offerta didattica e formativa
degli istituti. Alla luce di quanto emerso la Regione ritiene
quindi opportuno e doveroso investire con sempre maggiore
convinzione in questo segmento dell'alta formazione
specializzante".
Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Formazione, Alessia
Rosolen, evidenziando che "il piazzamento migliore, in termini
assoluti, per la nostra regione spetta alla Fondazione Nautica
dell'Adriatico di Trieste, classificatasi tredicesima su 187
Istituti tecnici superiori in Italia per qualità dell'offerta
didattico-formativa, e quarta su 35 istituti nella speciale
graduatoria dedicata ai percorsi di 'mobilità sostenibile', con
una specializzazione, nel caso triestino, per mobilità delle
persone e delle merci".
Rosolen ha quindi spiegato che "restringendo il cerchio del
compasso, il Friuli Venezia Giulia primeggia in un comparto di
nicchia, grazie all'Its Nuove tecnologie per il made in Italy
(indirizzo per l'industria meccanica e aeronautica), il Mits di
Udine, battistrada nella classifica speciale degli Istituti
specializzati in "sistema casa", con un corso dedicato al settore
dell'arredamento (produzione, comunicazione e marketing). Resta
imprescindibile il contributo del Kennedy, che sviluppa corsi di
estremo interesse e con amplissimi margini di crescita e di
occupabilità".
"Il sistema Its in Friuli Venezia Giulia - ha detto l'assessore -
propone a 333 studenti 14 corsi, numero quest'ultimo che il
prossimo anno salirà a quota 16. La percentuale di coloro che
trovano un'occupazione a fine iter formativo è molto alta, anche
se ci sono discrepanze rilevanti tra una realtà e l'altra: nei
casi più virtuosi, oscilla tra l'83% e l'88%. Al momento, la
nostra regione arranca in un settore chiave, ovvero le scienze
della vita. Anche in considerazione della fase emergenziale
attuale, ci aspettiamo una crescita notevole nella domanda del
mercato del lavoro. Dovremo farci trovare pronti e proporre
un'offerta di livello. Parliamo di cicli di specializzazione
molto apprezzati dalle imprese ed è nostro dovere intuire e
anticipare, per quanto possibile, i trend del prossimo futuro".
Rosolen ha infine ribadito che "chi esce dai corsi Its maneggia
la materia di competenza con professionalità e consapevolezza e
trova occupazione. Stiamo lavorando per costruire una filiera del
lavoro anche territoriale, ma non possiamo prescindere da trend e
megatrend, che dobbiamo avere la capacità di leggere,
interpretare e addomesticare. Proprio in queste settimane, stiamo
perfezionando l'offerta formativa per il prossimo anno e
lavoriamo per garantire risposte alle richieste peculiari del
territorio, allargando il raggio d'azione anche al di fuori dei
capoluoghi. Colgo l'occasione - conclude l'assessore regionale -
per ringraziare le fondazioni e ricordo che assieme a
Confindustria curiamo un protocollo per l'analisi comune dei
fabbisogni formativi, per l'orientamento e la partecipazione
delle aziende".
ARC/Com/MA/al