Formazione: Rosolen, La Nostra Famiglia è esperienza esemplare
San Vito al Tagliamento, 4 dic - "La Nostra Famiglia ha saputo
trasporre l'esperienza maturata in oltre sessant'anni di attività
nell'assistenza ai giovani con diverse abilità, per costruire un
percorso che oggi sa coniugare l'inclusione con la formazione,
con i risultati concreti testimoniati oggi con emozione dalle
famiglie dei ragazzi coinvolti. Si tratta di un percorso che può
divenire esemplare nella costruzione di un modello di
inclusione-formazione-avviamento verso il mondo del lavoro, già
considerato nell'alveo dei principi ispiratori della nuova legge
regionale sulla famiglia. Una norma che tiene conto dei profondi
cambiamenti maturati nella società, ai quali La Nostra Famiglia
si è peraltro già saputa adeguare con efficacia, spesso
precorrendo i tempi, e in linea con l'evoluzione dei concetti di
sanità e assistenza convogliati nel più ampio alveo della salute,
con l'obiettivo di rispondere in modo completo ai bisogni di
tutti i cittadini, dando prospettive ai giovani che più ne
avevano bisogno".
Lo ha evidenziato l'assessore regionale al Lavoro, formazione,
istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen,
intervenuta a San Vito al Tagliamento all'evento organizzato per
festeggiare i quarant'anni di attività del Centro di formazione
Don Luigi Monza. Si tratta di una struttura che accompagna i
ragazzi in situazioni di disagio o con diverse abilità al di
fuori del tunnel dell'isolamento, favorendone l'inclusione, il
recupero, l'inserimento in attività sociali e spesso nel lavoro.
L'Associazione La Nostra Famiglia di San Vito al Tagliamento è
stata costituita sessantuno anni fa, prima nel triveneto di una
rete di strutture create con l'obiettivo, ha spiegato il
fondatore della realtà sanvitese, monsignor Nicola Biancat, di
accogliere ragazzi in situazioni di particolare disagio psichico.
Nel tempo ha sviluppato la propria attività puntando dapprima
all'inclusione, poi anche alla formazione e in tempi più recenti
favorendo l'inserimento lavorativo. Un'esperienza che ha permesso
di trasferire l'attività del Centro verso un'offerta formativa
più completa, che solleva dal disagio anche le famiglie dei
ragazzi.
Per questo, l'assessore Rosolen ha voluto rivolgere ai
responsabili della struttura il sentito ringraziamento a nome
della Regione perché La Nostra Famiglia, ha detto -"consente di
completare l'offerta di servizi volti alla formazione dei
ragazzi, essendo impegnata nel supporto sanitario,
nell'istruzione e nella formazione dei giovani bisognosi di
maggiori cure e attenzione".
L'assessore ha ricordato inoltre che è da poco stato approvato il
Piano regionale triennale per l'inserimento lavorativo di persone
con diverse abilità. Strumento questo che considera anche le
situazioni emergenziali legate alle problematiche della nostra
società, venutesi a creare pure nel periodo della pandemia.
L'obiettivo che bisogna raggiungere, ha precisato Rosolen, è ora
quello di coinvolgere tutti i soggetti presenti sul territorio
per poter dare una risposta completa alle situazioni di
particolare svantaggio che necessitano di un percorso di
inclusione. Ciò dovrà avvenire ispirandosi ai valori che sono il
cardine dell'attività svolta da La Nostra Famiglia, ma possono
divenire anche un modello dettato dall'esperienza sanvitese
rispetto al quale si stanno orientando le azioni a supporto del
settore.
Quanto ha preso corpo in questa parte della regione, ha
proseguito l'assessore, è il risultato di un profondo lavoro di
sintesi tra l'evoluzione della società e i cambiamenti nelle
esigenze di inclusione, partito già da un concetto essenziale che
era contenuto nella denominazione originaria del Centro di
formazione, ovvero "Centro sperimentale di lavoro guidato".
La Regione ha fatto e farà tesoro delle indicazioni che
provengono dall'esperienza sanvitese, ha concluso Rosolen,
accentrando la propria azione per l'inclusione attorno al
concetto di collocamento mirato, un principio già ispiratore
delle iniziative per favorire l'ingresso nel mondo del lavoro,
destinato a favorire la generazione di risposte ancor più
puntuali alle attese delle famiglie dei ragazzi coinvolti nelle
attività di strutture come La Nostra Famiglia.
ARC/CM/al