Formazione: Rosolen, scuola mosaicisti dimostra efficacia regia
Spilimbergo, 28 set - "L'apertura della Scuola mosaicisti di
Spilimbergo subito dopo il lockdown e la presenza all'avvio del
nuovo anno formativo, il 99esimo, di settanta allievi provenienti
da 18 Paesi, dimostrano che le scelte operate dalla Regione nel
periodo dell'emergenza sono state corrette ed efficaci. Un motivo
in più per ottenere dallo Stato la regionalizzazione delle
competenze in materia di istruzione, come avviene per la
formazione, perché le istituzioni del territorio sono in grado di
gestire al meglio le risorse scolastiche regionali e locali".
Lo ha evidenziato l'assessore regionale all'Istruzione, Alessia
Rosolen, intervenuta a Spilimbergo al cinema-teatro Miotto,
all'apertura dell'anno formativo 2020/2021 della Scuola
mosaicisti del Friuli, una struttura che rappresenta un vanto per
la nostra Regione, sia per la rinomanza raggiunta a livello
internazionale sia soprattutto, dopo l'emergenza, perché è stata
la prima a riaprire i corsi in presenza, in piena sicurezza.
Inoltre, continua a trasmettere su scala internazionale la
conoscenza che deriva da tempi antichi sull'arte musiva, elemento
importante dell'artigianato artistico.
Rosolen, rivolgendosi ai dirigenti, agli insegnanti e, in
particolare agli allievi, tutti presenti in sala, ha voluto
esprimere il compiacimento della Regione, ma soprattutto la
gratitudine dell'Amministrazione perché la Scuola di Spilimbergo
rappresenta un percorso esemplare di ripartenza in piena
funzionalità e sicurezza, in un periodo non facile qual è quello
che abbiamo attraversato.
Una scuola che costituisce un pezzo di storia della formazione e
dell'artigianato artistico in Friuli e che, attraverso i suoi
responsabili ha voluto e saputo collaborare con l'Amministrazione
regionale per permettere a tante persone, che l'hanno scelta
nella consapevolezza della qualità della formazione, di
proseguire o concludere regolarmente gli studi avviati.
L'ordinanza emanata nel mese di maggio dal governatore Fedriga,
ha ribadito l'assessore Rosolen, raccoglieva le attese del
territorio e le richieste degli allievi, concretizzandole secondo
quanto era concesso dalla situazione sanitaria, e dalla capacità
dell'istituto di rispondere ai requisiti di sicurezza rispetto
alla pandemia.
"La presenza numerosa ai corsi - ha concluso l'assessore -
confermata quest'oggi è la dimostrazione che le istituzioni
locali sono in grado di governare e programmare assieme alla
formazione anche l'istruzione sul loro territorio, anche, e
soprattutto, tenendo conto delle situazioni, anche le meno facili
da affrontare, che si possono verificare all'improvviso lungo il
percorso formativo".
Com'era stato ricordato in precedenza dal sindaco di Spilimbergo,
Enrico Sarcinelli, dal presidente della Scuola, Stefano Lovison,
dagli altri intervenuti tra i quali il consigliere regionale,
Alessandro Basso, la riapertura della Scuola è stata frutto di un
lavoro di squadra delle istituzioni locali, di quelle scolastiche
e della Regione.
È stato inoltre ricordato il ruolo svolto dall'artigianato
artistico anche nel mondo dell'economia, perché nell'area vanta
oramai una sessantina di aziende. Un ruolo rafforzato, in quasi
un secolo di attività dall'istituto di Spilimbergo, che concorre
a valorizzare, assieme alla cultura e alla storia dell'area, la
conoscenza delle attrattive del Friuli Venezia Giulia.
Infatti, lo scorso anno, la scuola ha richiamato a Spilimbergo 37
mila visitatori, mentre quest'anno, pur con le restrizioni
conseguenti alle ordinanze anti pandemia, in un mese e mezzo di
apertura al pubblico ha richiamato 5 mila visitatori, quasi 200
al giorno.
ARC/CM/ma