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GIORNATE FAI: TORRENTI, LA CULTURA RENDE LE CITTA' PIU' ACCOGLIENTI

Trieste, 11 mar - "Non si tratta solo di una bella iniziativa culturale, ma anche di un contributo al benessere dei cittadini; la cura e la valorizzazione dei luoghi di cultura, infatti, rendono più accoglienti le nostre città". Lo ha detto l'assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti durante l'odierna conferenza stampa di presentazione del programma regionale delle Giornate FAI di Primavera, giunte alla XXIV edizione e celebrate in tutta Italia.

L'appuntamento è fissato per il prossimo fine settimana, sabato 19 e domenica 20 marzo, con l'occasione per tutti di visitare luoghi di interesse culturale, solitamente chiusi al pubblico o poco conosciuti. Rientrano appieno in questo intento le escursioni guidate all'interno del Porto Vecchio di Trieste, in quanto i volontari del Fondo Ambientale Italiano (FAI) hanno preparato un itinerario, percorribile in bus, che attraversa anche la parte doganale in cui vige ancora il regime di Punto Franco.

Alla pari di Trieste, sarà Gemona del Friuli il secondo luogo centrale in Friuli Venezia Giulia. Come ha spiegato la presidente regionale del FAI Tiziana Sandrinelli con la scelta di organizzare una serie di visite guidate dei vari punti d'interesse di Gemona si è voluto ricordare il terremoto del 1976. Sarà dunque rinascita la parola chiave dell'edizione 2016 delle Giornate di Primavera. Sandrinelli ha infatti sottolineato che quarant'anni fa Gemona seppe rialzarsi dalle macerie e, si spera, stesso percorso di riscossa possa avere il Porto Vecchio di Trieste.

"L'Amministrazione regionale sta cercando di far rivivere anche altre realtà" ha aggiunto l'assessore Torrenti, citando in particolare Gorizia, dove "la collaborazione con Nova Gorica si è purtroppo arenata". Proprio alla luce di questo rallentamento, ha spiegato Torrenti, si è scelto di assegnare al capoluogo isontino la sede della direzione generale dell'Ente Regionale per la Promozione delle Attività Culturali (ERPAC). "Ma è solo uno dei tanti passi da fare", ha aggiunto Torrenti che ha ringraziato il FAI per aver scelto anche Gorizia come uno dei punti del programma regionale.

Infatti, dalle Giornate di Primavera sono interessate anche altre città del Friuli Venezia Giulia: oltra a Gemona, Trieste e Gorizia, anche Capriva, Cividale, Pordenone e Udine. In tutte queste località faranno da guida circa 200 volontari e 1.000 studenti appositamente formati dal FAI e dai loro professori.

A Capriva sarà visitabile la Fondazione Villa Russiz, a Gorizia una serie di edifici tra i quali la villa padronale della famiglia Ritter, a Cividale le chiese di San Francesco, di San Pietro ai Volti e, solo per i soci FAI, l'ex  monastero di Santa Maria in Valle. Ai soli soci del FAI è riservata anche la visita speciale del Duomo e del giardino segreto di palazzo Orgnani a Udine, dove saranno comunque aperti a tutti i sopralluoghi nel convento di San Francesco della Vigna, palazzo Antonini-Mangilli, casa Tinghi e nel rifugio antiaereo del Giardino Del Torso. A Palmanova si potrà visitare una serie di siti, mentre a Pordenone si aprono le porte del Museo civico d'Arte a Palazzo Ricchieri, del Museo diocesano d'Arte sacra e della Galleria Harry Bertoia.

ARC/PV/ppd



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