Grande Guerra: a Aquileia comunità unita in ricordo dei Militi ignoti
Aquileia, 14 mar - Alle 8 del mattino del 29 ottobre 1921 dalla
stazione ferroviaria di Aquilea partì un treno che entrò nella
storia d'Italia: era il convoglio che dopo cinque giorni di
viaggio portò la salma del Milite ignoto a Roma per essere
tumulata all'interno dell'Altare della Patria.
Quella salma fu scelta nella basilica di Aquileia tra undici
feretri di soldati rinvenuti in altrettanti luoghi simbolici del
conflitto da Maria Bergamas, madre di Antonio, fante che morì in
combattimento e il cui corpo non fu mai ritrovato.
Oggi una cerimonia solenne, promossa nel quadro delle
celebrazioni dedicate al Centenario della Grande Guerra dalla
Regione Friuli Venezia Giulia assieme all'Unione nazionale
sottufficiali italiani, ha ricordato quei Militi ignoti che
riposano nel Cimitero degli eroi di Aquileia, in un arcosolio ai
cui piedi è sepolta anche Maria Bergamas, simbolicamente vicina a
quei "dieci figli" senza nome.
"Una cerimonia commovente che ha raccolto una comunità unita nel
ricordo in un luogo sacro, Aquileia, che rappresenta il valore
dei nostri soldati, della Patria e dove ci si immedesima dolenti
in quella madre simbolo per chi perse i più cari affetti", ha
commentato l'assessore regionale Maria Grazia Santoro a margine
della cerimonia.
In rappresentanza della Regione Santoro ha partecipato alla
deposizione della corona d'alloro, portata da un soldato e da un
marinaio in ricordo delle due Forze armate combattenti nel
1915/18, che il presidente nazionale Unsi, Roberto Congedi, ha
deposto in onore dei caduti assieme al prefetto di Udine Vittorio
Zappalorto, al sindaco di Aquileia Gabriele Spanghero, presenti
il questore di Udine Claudio Cracovia e alti rappresentanti del
comparto Difesa e Sicurezza.
Dopo la Santa Messa concelebrata nella basilica patriarcale
dall'arciprete Adelchi Cabas con don Giuseppe Ganciu, cappellano
militare della Brigata Alpina Julia e decano dei cappellani del
Friuli Venezia Giulia, in piazza Capitolo il presidente Unsi ha
consegnato le pergamene in memoria del sacrificio dei combattenti
alle Regioni, Provincie, Comuni e Università decorate con
Medaglia d'oro al valor militare e con quella al valor civile.
"Oggi abbiamo completato assieme alla Regione Fvg un progetto
sulla memoria che è partito da Roma il 12 dicembre 2017 con la
cerimonia presso l'altare della Patria ove è sepolto il Milite
ignoto e che oggi si conclude a Aquileia in questo luogo
profondamente simbolico da dove vogliamo rilanciare un importante
messaggio soprattutto per le giovani generazioni", ha commentato
il presidente Unsi Congedi, che ha tenuto le relazioni ufficiali
con il sindaco di Aquileia e il prefetto di Udine.
Dal prefetto è giunto in particolare un auspicio, a tre anni dal
centenario della partenza di quel treno e di quel viaggio "che -
ha detto Zappalorto - rappresenta forse l'ultima volta nella
storia di questo Paese in cui l'intero popolo italiano si è
riconosciuto in pochi e importanti valori come il rispetto per i
caduti e l'amore per una Patria unita".
"Ci sarebbero delle cose anche banali da un punto di vista
economico ma con un grande significato dal punto di vista morale
che si potrebbero fare e una di queste mi sento di sponsorizzarla
io stesso: si tratta - ha auspicato il prefetto - di rimboccarsi
tutti le maniche e mettersi al lavoro per restituire dignità e
decoro alla stazione dalla quale Maria Bergamas diede l'ultimo
saluto alla salma del Milite ignoto".
ARC/EP