Grande Guerra: Fedriga, Europa sia attenta a persone e popoli
Trieste, 8 set - "La presenza oggi a Trieste dei vertici dei
Governi italiano e austriaco è la testimonianza di quanti passi
avanti siano stati fatti lungo il percorso che dalla tragedia
della Prima guerra mondiale ha portato alla pace e all'Europa
contemporanea. Oggi non ricordiamo solo degli avvenimenti
storici, ma le tante persone che sono state mandate a combattere
in terre che non conoscevano e non consideravano proprie e che
hanno perso la vita per darci il futuro che oggi possiamo vivere.
Proprio da queste basi dobbiamo partire per far sì che l'Unione
europea non sia una realtà autoreferenziale, ma un'istituzione
attenta alle persone che pone al centro della propria azione i
bisogni dei popoli". Questo il commento del governatore del
Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che questa mattina
al Castello di San Giusto a Trieste ha partecipato assieme al
ministro alla Famiglia e disabilità, Lorenzo Fontana, e al
ministro austriaco alla Difesa, Mario Kunasek, alla deposizione
di corone d'alloro ai due monumenti ai Caduti italiani e ai
Caduti triestini in divisa austro-ungarica della Grande Guerra.
Opinione condivisa dai ministri Fontana e Kunasek che hanno
confermato l'importanza di rammentare quanto accaduto per evitare
che possa ripetersi e la necessità di un'Europa unita che
rispetti e conservi le tradizioni dei popoli che ne fanno parte.
A margine della manifestazione, la quale rientra nella
ventisettesima edizione dell'Incontro Italo Austriaco della Pace
e ha visto la partecipazione delle principali cariche
istituzionali, Fedriga ha confermato "l'importanza del percorso
di dialogo concretizzatosi con l'Austria per il consolidamento
della pace. Oggi i cittadini del Friuli Venezia Giulia e il
popolo austriaco sono legati da una profonda amicizia che, anche
con il supporto della Regione, ha permesso la definizione di
importanti attività transfrontaliere, sia sul piano delle
relazioni istituzionali sia in ambito economico".
Il governatore ha quindi spiegato che "l'organizzazione
dell'evento per la prima volta a Trieste ha, inoltre, un
significato particolare per il ruolo cruciale avuto dal capoluogo
regionale nell'arco del '900. Ancora una volta Trieste si
contraddistingue per la propria multiculturalità e, con questa
iniziativa conferma la propria centralità storica e culturale nel
quadro europeo. Una caratteristica che rappresenta un
considerevole valore aggiunto per l'intero Friuli Venezia Giulia".
ARC/MA/ppd