Immigrazione (1): audizione Fedriga a Comitato parlamentare Schengen
Trieste, 10 lug - La situazione migratoria sul confine
orientale è stata al centro dell'audizione del governatore del
Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, presso il Comitato
parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di
Schengen.
Durante il suo intervento, il governatore ha posto l'accento sulle specificità di flussi "di natura e intensità diversa rispetto a quelli che caratterizzano la rotta mediterranea, che richiedono misure decise tanto sul fronte del contrasto che della prevenzione. Azioni tanto più necessarie anche alla luce delle tensioni che stanno scuotendo i campi profughi della Bosnia, che portano a temere l'intensificarsi delle partenze verso il Friuli Venezia Giulia".
Fedriga ha dunque elencato i risultati della collaborazione tra il Governo e l'Amministrazione regionale, "che, in meno di un anno, ha portato alla diminuzione del 20% dell'accoglienza di irregolari e al potenziamento delle Forze dell'Ordine per incrementare il presidio dei confini lungo la Slovenia".
Proprio con la Slovenia sono stati inoltre avviati, il primo luglio scorso, pattugliamenti congiunti. "Un'iniziativa importantissima - ha sottolineato il governatore - che rappresenta un'ulteriore risposta concreta a un fenomeno di portata storica".
(1 - continua) ARC/DFD/fc
Durante il suo intervento, il governatore ha posto l'accento sulle specificità di flussi "di natura e intensità diversa rispetto a quelli che caratterizzano la rotta mediterranea, che richiedono misure decise tanto sul fronte del contrasto che della prevenzione. Azioni tanto più necessarie anche alla luce delle tensioni che stanno scuotendo i campi profughi della Bosnia, che portano a temere l'intensificarsi delle partenze verso il Friuli Venezia Giulia".
Fedriga ha dunque elencato i risultati della collaborazione tra il Governo e l'Amministrazione regionale, "che, in meno di un anno, ha portato alla diminuzione del 20% dell'accoglienza di irregolari e al potenziamento delle Forze dell'Ordine per incrementare il presidio dei confini lungo la Slovenia".
Proprio con la Slovenia sono stati inoltre avviati, il primo luglio scorso, pattugliamenti congiunti. "Un'iniziativa importantissima - ha sottolineato il governatore - che rappresenta un'ulteriore risposta concreta a un fenomeno di portata storica".
(1 - continua) ARC/DFD/fc