Infrastrutture: Pizzimenti, studio Trenitalia su riapertura stazioni
Incontro con sindaci Mossa, Capriva del Friuli e Palazzolo dello
Stella
Udine, 10 feb - "La Regione chiederà a Trenitalia uno studio
preliminare di fattibilità per valutare l'ipotesi di riapertura
delle stazioni ferroviarie di Mossa, Capriva del Friuli e
Palazzolo dello Stella".
Lo ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture e
territorio Graziano Pizzimenti a margine di una riunione che si è
tenuta ieri a Udine, alla quale hanno partecipato i sindaci
Emanuela Russian (Mossa), Daniele Sergon (Capriva del Friuli) e
Franco D'Altilia (Palazzolo dello Stella) e i consiglieri
regionali Diego Bernardis e Mauro Bordin. All'ordine del giorno
dell'incontro l'esigenza espressa dal territorio di ripristinare
al servizio viaggiatori le fermate lungo le direttrici
Udine-Gorizia-Trieste e Portogruaro-Cervignano-Trieste.
Come ha spiegato Pizzimenti, il percorso di valutazione con
Trenitalia servirà a capire quali potrebbero essere le
caratteristiche del servizio ferroviario da riattivare e i
relativi costi. Il passaggio più difficile risulta essere quello
di integrare nuovi passaggi dei treni con il quadro attuale del
servizio, con tutte le conseguenti variazioni di orario. Perciò
la prospettiva del ragionamento si sposta verso la fine del 2022,
con l'entrata in vigore dell'orario invernale.
"Le tre stazioni, disabilitate dal 2013 - ha sottolineato
l'assessore -, sono per lo più in buone condizioni grazie ad
investimenti poco antecedenti alla chiusura. Alcune sono dotate
di video sorveglianza, pensiline nuove e biglietterie
automatiche. Quella di Palazzolo, invece, necessiterebbe di
significativi lavori di riqualificazione".
Nel corso della riunione è emerso che i comuni che attualmente si
occupano della manutenzione e della pulizia degli accessi
sarebbero pronti a intervenire anche direttamente pur di
consentire ai propri cittadini l'utilizzo più frequente del treno.
"L'obiettivo - ha evidenziato ancora Pizzimenti - è quello di
riaprire con un servizio che non sia limitato, ma che vada
realmente incontro alle esigenze del pubblico. Il nostro target
non è solo quello dei pendolari o degli studenti: dobbiamo
catalizzare l'interesse anche di altri cittadini o turisti che
scelgono di spostarsi con il treno per altre motivazioni. Per
questo dal 2022 è già attivo un approfondimento sui servizi di
trasporto pubblico su gomma e sulla domanda potenziale, per
capire le reali necessità dell'utenza e valorizzare le
opportunità di integrazione treno-autobus. Il risultato auspicato
è quello di definire un piano di mobilità adeguato alle esigenze
del territorio in termini complessivi, mettendo a sistema tutte
le varie possibilità".
"Da questo punto di vista c'è anche da considerare - ha concluso
l'assessore - che pandemia e smart working hanno cambiato le
abitudini di utilizzo da parte dei pendolari, perciò bisogna
puntare ad attrarre un pubblico più ampio possibile. Solo così
potremo pensare concretamente a valorizzare località più piccole
dando un senso compiuto ad una scelta che, se non ragionata,
potrebbe risultare antieconomica".
ARC/COM/gg