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INVECCHIAMENTO ATTIVO: SERRACCHIANI, FVG ESEMPIO INNOVATIVO

Trieste, 18 ottobre - Richiede fiducia reciproca il dialogo tra scienza e politica: due mondi distinti ma che di fronte ad alcune criticità, quale l'invecchiamento della popolazione, devono necessariamente entrare in relazione, osservando criteri di tempistica, forma e formato.

È con questo richiamo introduttivo che si è aperto oggi a Trieste, nella sede del Consiglio regionale, il convegno Science meets Regions (La Scienza incontra le Regioni) a cui hanno partecipato anche la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, il presidente dell'Assemblea Franco Iacop e numerosi assessori e consiglieri regionali oltre a esponenti del mondo scientifico e politico.

Il monito pronunciato a inizio lavori è di Ulla Engelmann, la responsabile dell'Unità Relazioni interistituzionali, internazionali e Affari esteri del Joint Research Centre (JRC), ovvero l'organismo della Commissione Europea che è sia un centro di ricerca che un organo governativo con circa 3.000 dipendenti e una folta ramificazione in tutto il continente. JRC è stato anche il promotore dell'odierno incontro in collaborazione con il Comitato delle Regioni.

Engelmann, nel suo intervento, ha auspicato che la scienza assista la politica in maniera tempestiva, chiara e concisa. Pertanto, le osservazioni dei ricercatori dovrebbero essere opportune, attuali ed elaborate senza tecnicismi o relazioni troppo lunghe. Tra i temi per i quali l'aiuto della scienza alla politica è basilare, figura senza dubbio l'invecchiamento della popolazione che è stato l'argomento chiave dell'odierno incontro.

"La Riforma della Sanità regionale - ha detto Serracchiani - è nata proprio dal bisogno di dare adeguate risposte all'invecchiamento della popolazione. A questo fenomeno si aggiungono anche la maggiore complessità delle patologie, nonché la loro durata, il che pone domande nuove di sanità e assistenza". Ricordando poi la legge regionale del 2014 sulla promozione dell'invecchiamento attivo, la presidente ha evidenziato come quella legge sia in linea con la strategia dell'Amministrazione regionale in tema di Sanità. Ovvero, come ha riassunto Serracchiani, "non è il cittadino che deve girare attorno alla sanità, ma è la sanità che deve ruotare attorno al cittadino".

Quest'approccio, largamente condiviso durante gli oltre venti interventi di scienziati, medici, ricercatori e amministratori pubblici, si fonda su un modello di assistenza che privilegia i servizi sanitari e assistenziali offerti a distanza. L'ospedalizzazione diventa dunque una scelta poco praticata, ma affinché questo accada è necessario che vi sia un grande investimento in strumenti tecnologici e ricerche scientifiche appropriate. "La Sanità è senza dubbio l'ambito in cui l'innovazione incide maggiormente", ha fatto presente l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, convinta che il dialogo tra scienza e politica, almeno in Friuli Venezia Giulia, sia ben avviato.

"Ricordo - ha aggiunto Telesca - come siano stati proprio gli epidemiologi i primi a sollecitare l'Amministrazione a intervenire sui temi legati all'invecchiamento. Magari le istituzioni certe volte si muovono un po' tardivamente, ma è fondamentale che alla fine chi governa abbia il coraggio, in base a queste osservazioni, di riorientare il timone delle proprie politiche".

Infine, l'assessore regionale alla Ricerca e all'Università Loredana Panariti ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che in Friuli Venezia Giulia, grazie alla presenza di numerosi enti di ricerca, il dialogo tra politica e ricerca è vivo, continuo e stimolante. Ne è la dimostrazione, ha concluso, l'Accordo di Programma sottoscritto ad agosto tra Regione, Ministero degli Esteri e Farnesina per valorizzare il Sistema scientifico e dell'Innovazione del FVG.

ARC/PV/fc



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