Istruzione: Rosolen, 200mila euro per convenzioni scolastiche
Sostituiranno i progetti speciali. Particolare attenzione al
tedesco
Trieste 26 lug - Potenziamento della lingua tedesca,
possibilmente in affiancamento all'inglese, in ambiente
plurilingue. Promozione di comportamenti e azioni ispirati a uno
stile di vita sano. Modelli didattici e formativi innovativi
nell'insegnamento di materie scientifiche. Incentivi e premi per
nuove proposte in ambito artistico e culturale. Progetti di
solidarietà intergenerazionale e di educazione civica.
Sono le cinque aree di competenza delle nuove convenzioni
scolastiche che dall'anno scolastico 2019/20 sostituiranno i
progetti speciali. Il budget complessivo è di 200mila euro,
l'importo massimo singolo non potrà superare i 12.500 euro. La
Regione - così prevede una delibera approvata oggi dalla Giunta
su proposta dell'assessore all'Istruzione, Alessia Rosolen - può
stipulare convenzioni con l'Ufficio scolastico regionale, scuole
singole o in rete, anche in collaborazione con università
regionali e altri enti pubblici con comprovate competenze. Questi
fondi si aggiungono ai 2 milioni di euro previsti per il
finanziamento ordinario al potenziamento dell'offerta formativa
delle scuole e agli ulteriori 400 mila appena approvati in
Consiglio con la legge di assestamento di bilancio.
"Ci sono progetti mirati - spiega l'assessore Rosolen - che
rientrano nel piano dell'offerta formativa ai quali
l'Amministrazione regionale può destinare un capitolo di risorse
a parte. Per il prossimo anno abbiamo scelto 5 assi concettuali
lungo i quali sviluppare percorsi e proposte. Partiamo dalla
prima: per rispondere alle esigenze sempre più crescenti di una
scuola plurilingue, il progetto intende sviluppare attraverso
attività laboratoriali la conoscenza della lingua inglese assieme
al tedesco. Puntare sul tedesco significa proiettare i percorsi
scolastici verso il mercato del lavoro: da più parti riceviamo
sollecitazioni a implementare corsi di insegnamento del tedesco,
anche alla luce degli sbocchi lavorativi, soprattutto legati al
turismo. Ritengo doveroso che il Friuli Venezia Giulia punti sul
tedesco con molta più convinzione rispetto al passato. Mentre i
percorsi scolastici ordinari sono vincolati a esigenze
ministeriali, la Regione vuole indirizzare e guidare, in maniera
forte e complementare, la formazione e l'istruzione verso
destinazioni coerenti con il tessuto sociale ed economico del
Friuli Venezia Giulia. Imparare il tedesco, qui, ha impatti
concreti".
"Le altre proposte - continua Rosolen - sono legate a idee,
percorsi e progetti per uno stile di vita sano e un'alimentazione
corretta e nuove formule di insegnamento e potenziamento in
materie come la matematica e le scienze, ai quali si aggiungono
percorsi didattici nei settori culturali e artistici e altri
progetti di educazione civica. L'obiettivo è offrire ai ragazzi
la possibilità di dare libero sfogo alla loro creatività e alla
loro fantasia, attraverso una didattica esperienziale che li
renda protagonisti consapevoli nell'approfondimento delle
conoscenze attraverso temi che, anche in prospettiva lavorativa,
possano costituire capisaldi della loro crescita e del loro
percorso scolastico, formativo e, in ottica futura,
professionale".
Alle scuole verrà dato come termine il 30 settembre per
presentare le proposte di collaborazione con la Regione e
l'Ufficio scolastico regionale sui progetti indicati. Tutte le
informazioni saranno a breve disponibili sul sito della Regione
(www.regione.fvg.it).
ARC/PPD/com