Lavoro: Flex, Regione chiede ad azienda assunzione di responsabilità
Trieste, 13 apr - Una multinazionale economicamente in salute e
proiettata alla crescita deve assumersi la responsabilità di
intervenire a fronte di un momento di difficoltà di un suo sito
produttivo, in special modo se si tratta di uno stabilimento
definito dalla stessa azienda come strategico.
Questo il concetto espresso oggi dall'assessore regionale alle
Attività produttive nel corso della riunione del tavolo convocato
in videoconferenza dal Ministero dello Sviluppo economico (Mise)
con all'ordine del giorno la cassa integrazione per il 30 per
cento delle maestranze della Flex di Trieste, azienda che produce
apparati per la trasmissione di dati ad alta velocità con un
organico di circa 460 addetti diretti più 85 lavoratori
somministrati.
Dopo aver ringraziato il Mise per la pronta disponibilità al
confronto, l'esponente della Giunta ha ricordato come la Regione
si sia assunta le proprie responsabilità, offrendo la massima
disponibilità nel mettere in campo tutti gli strumenti per
sostenere l'occupazione e l'attività produttiva.
Come ha rimarcato l'assessore, se alcuni rami d'azienda della
Flex attraversano un momento di difficoltà i mancati ricavi non
devono ricadere sulle spalle dei lavoratori.
Da parte sua l'assessore regionale al Lavoro, intervenendo nel
corso dell'incontro, ha rinnovato la disponibilità da parte
dell'Amministrazione a mettere in campo tutti gli strumenti di
politica del lavoro che accompagnino un percorso condiviso fra
azienda e organizzazioni sindacali, che parta dalla riaffermata
centralità del sito Giuliano.
Infine, la dirigenza della Flex, dopo aver evidenziato le
criticità, quali la mancanza di materie prime, la crisi in
Ucraina dovuta al conflitto (con la chiusura di uno stabilimento)
e l'emergenza Covid a Shanghai, ha ribadito la primaria
strategicità dello stabilimento triestino in un'ottica di buone
prospettive per il lungo periodo.
ARC/GG/ma