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Lavoro: più occupati 18-29 e ruolo attivo dei Centri per l'impiego

Trieste, 15 giugno - La costante crescita del Pil e dell'occupazione (+ 0,62% tra il 2015 e il 2016), oltre a un rilanciato ruolo dei Centri per l'impiego (Cpi), sempre più presenti nelle dinamiche del mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia: questi alcuni degli elementi emersi nel corso della presentazione, oggi a Trieste, del report intitolato "Il mercato del lavoro in FVG. Principali evidenze del 2016".

Nel dettaglio, l'aumento degli occupati tocca il 2,4% per la componente femminile mentre i disoccupati calano complessivamente del 5,72%.

Nella differenziazione del dato relativo all'occupazione su base provinciale, Pordenone (+2,2%) registra la performance più alta, seguita da Udine (+1,0%); segno meno invece per Trieste (-0,4%) e per Gorizia (-2,7%), ma per quest'ultima le analisi prevedono una rapida ripresa in virtù del saldo positivo tra avviamenti al lavoro e cessazioni che dovrebbe determinare a breve una ripresa del numero di occupati.

Sul fronte delle diverse tipologie contrattuali, gli assunti a tempo indeterminato nel 2016 sono stati 19.897, mentre quelli a tempo determinato 89.168. Un altro dato rilevante è quello del lavoro somministrato, i cosiddetti interinali, le cui assunzioni lo scorso anno sono state 46.440.

Il report evidenzia che gli indicatori del mercato del lavoro per il FVG sono migliori rispetto al dato nazionale. In questo contesto assumono una significativa rilevanza il tasso di occupazione giovanile (dal 41,3% al 43,6%) e quello femminile (dal 55,0% al 57,0%). Per la fascia 18-29 anni rimane una difficoltà nel primo ingresso, in particolare per coloro che hanno un livello di istruzione meno elevato.

Positivo poi il calo (dai 28.570 del 2015 ai 27.358 del 2016) degli inattivi di giovane età, i cosiddetti Neet, che né studiano né cercano lavoro. La flessione di questo tendenza, unitamente a quella della disoccupazione, va riferita all'efficacia degli interventi mirati di politica attiva del lavoro adottate dalla Regione.

Va segnalato infine che l'incremento dell'occupazione registra una continuità anche nel primo trimestre del 2017: +0,5% rispetto allo stesso periodo del 2016, con un +1,5% che riguarda le donne.

Per quel che riguarda l'intermediazione nelle dinamiche del mercato del lavoro, il passaggio dei Centri per l'impiego dalle Province alla Regione, avvenuto nel 2015, ha determinato un profondo cambiamento nell'organizzazione di queste strutture presenti capillarmente sul territorio del Friuli Venezia Giulia. Un servizio con il quale si relaziona un numero di cittadini (42.617 Patti di servizio personalizzati sottoscritti nel 2016) proporzionalmente doppio rispetto alla media nazionale.

Sul lato delle imprese, sono state 1810 le aziende a rivolgersi nel 2016 ai Cpi per i loro fabbisogni occupazionali. Un anno fa sul sito della Regione erano attive 75 offerte di lavoro alle quali i cittadini potevano presentare la loro candidatura, mentre oggi la cifra è arrivata a quota 300: a testimonianza degli effetti generati dallo sviluppo di questo rapporto di collaborazione tra l'Amministrazione regionale e il mondo produttivo. ARC/GG/ppd



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