Lavoro: Rosolen, accordo con Officine riunite per ricollocare esuberi
Udine, 14 mag - "La Regione è concretamente vicina ai
lavoratori della Officine Riunite Udine e all'azienda tutta nel
percorso di uscita dalla crisi. Ancora una volta l'avvio di
politiche attive del lavoro si prefigura come l'unico reale
sostegno alla ricollocazione di lavoratori in esubero, con
programmi mirati di formazione che tengono conto dei bisogni
specifici degli addetti in un momento di difficoltà".
È questo il commento dell'assessore regionale al Lavoro, Alessia
Rosolen, nell'annunciare l'approvazione del protocollo d'intesa
tra la Regione, l'azienda Officine Riunite-Udine (Oru) di
Campoformido, assistita da Confindustria Udine e Confindustria
Alto Adriatico, e le rappresentanze sindacali (Rsu, Fiom-Cgil e
Fim-Cisl) che consente all'azienda friulana di accedere alla
Cassa integrazione guadagni straordinaria potendo contare
sull'avvio di specifici percorsi regionali di politica attiva del
lavoro.
Le Oru, nell'ambito di un piano di riassetto delle attività
industriali, hanno pianificato la dismissione di alcune attività
con la conseguente chiusura dei reparti di carpenteria e
tranciatura e di parte della collegata verniciatura.
"L'azienda si è dichiarata disponibile ad avviare la procedura
per la richiesta del trattamento in Cigs ai sensi della normativa
nazionale. La crisi dell'azienda rientra nella situazione di
grave difficoltà occupazionale del settore manifatturiero sul
territorio regionale, accertata in sede di Tavolo regionale di
concertazione; pertanto ci sono i presupposti affinché la Regione
applichi gli strumenti di politica attiva del lavoro previsti dal
Piano di gestione della situazione medesima, la cui efficacia è
stata prorogata fino al 31 dicembre di quest'anno" ha spiegato
Rosolen.
L'azienda, che produce impianti e macchine per il betonaggio, ha
risentito negli ultimi anni della concorrenza di fornitori esteri
locali nei Paesi a basso costo dove è maggiormente in crescita
l'industria edile e di un più ampio blocco della domanda interna.
Dall'esercizio 2016 l'azienda permane in una situazione di
perdita che si è ulteriormente aggravata nel 2019. Il fatturato
nel biennio 2019-2020 è passato da 25 milioni a meno di 16
milioni di euro.
L'Amministrazione regionale ha dato da subito la disponibilità ad
accompagnare, per quanto di propria competenza e per il tramite
della Direzione centrale lavoro, il procedimento di concessione
del periodo di Cigs, concordando specifiche azioni di politica
attiva del lavoro. Verrà quindi avviata una serie di colloqui di
orientamento al lavoro personalizzati, con la stipula di un piano
di azione individuale. L'accordo sottoscritto con il lavoratore
concorderà le azioni utili alla ricollocazione, tra cui tirocini
e corsi di formazione. Il piano terrà conto delle necessità
occupazionali delle Oru e del territorio di riferimento, nonché
delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori, per
favorirne la ricollocazione interna o presso datori di lavoro
terzi.
ARC/SSA/ma