Lavoro: Rosolen, Biofarma Group è modello di impresa sociale
Convegno in azienda su progetto inserimento lavoratori fragili
Pordenone, 6 feb - "Dobbiamo ringraziare questa realtà
imprenditoriale perché, con lungimiranza, ha saputo guardare
avanti cercando di attuare modelli di avanguardia
nell'inserimento di persone svantaggiate nel tessuto produttivo.
Ma ciò che quest'azienda fa, con sensibilità e passione rispetto
ai soggetti deboli, riguarda anche una serie di altre azioni di
responsabilità sociale nei confronti del territorio in cui è
inserita. Questo rappresenta un modello che contribuirà a rendere
sempre più innovativa la legislazione sociale sul lavoro. Un
esempio che dovrebbe essere seguito da molte imprese che spesso
invece non avvertono quell'obbligo di sentirsi parte di una
comunità e di un territorio al quale è necessario restituire
qualcosa in termini sociali".
Lo ha affermato questa mattina l'assessore regionale al Lavoro,
formazione e istruzione Alessia Rosolen durante l'incontro dal
titolo "Diversità è inclusione" nella sede della Biofarma Group -
l'azienda di Mereto di Tomba (Ud) leader nello sviluppo,
produzione e confezionamento di integratori alimentari e
dispositivi medicali - nel quale si è discusso di come si possa
trasformare in opportunità l'obbligo di legge, previsto dalla
norma 68 del 1999, sulle assunzione di persone con disabilità
afferenti alle categorie protette di collocamento mirato.
Nel corso della convention sono stati presentati i risultati del
progetto - attuato dall'impresa con la Cooperativa sociale onlus
Arte&Libro e la Regione Friuli Venezia Giulia - nell'ambito
dell'inserimento lavorativo di persone disabili. Una esperienza
resa possibile dalla convezione tripartita attraverso la quale
l'impresa non assume direttamente i lavoratori disabili, i quali
continuano a prestare la propria opera all'interno della
cooperativa sociale seguendo un percorso strutturato e ben
definito in un ambiente protetto.
"Crediamo molto e da sempre - ha sottolineato l'assessore - nella
cooperazione sociale e nei progetti come questo della Cooperativa
Arte&Libro. Ci crediamo al punto che abbiamo scelto il sistema
della cooperazione sociale nel primo Masterplan regionale sul
collocamento delle persone con disabilità come partner nei
percorsi di inserimento occupazionale e nelle sperimentazioni
legate proprio agli inserimenti di lavoratori svantaggiati
all'interno del tessuto produttivo del Friuli Venezia Giulia".
Come è stato ricordato nel corso dell'incontro, a seguito della
Legge Biagi del 2003, le imprese possono assolvere
all'adempimento legislativo avvalendosi dell'operato di
cooperative sociali di tipo B no profit che si occupano proprio
dell'inserimento lavorativo di persone svantaggiate all'interno
delle aziende.
"Progetti pilota come questo - ha sottolineato Rosolen - sono
possibili grazie alle convenzioni previste dalla Regione e
costituiscono senza dubbio delle buone pratiche nell'ambito
dell'occupazione di addetti svantaggiati e presentano indiscussi
vantaggi tanto per l'azienda quanto per gli stessi lavoratori
fragili. Ma dobbiamo immaginare un percorso - ha aggiunto
l'assessore al Lavoro - in cui le aziende siano sempre più
vicine, anche con i loro piani industriali, al territorio in cui
si insediano e in cui operano".
"In questa direzione negli ultimi anni la Regione - ha
evidenziato l'esponente della Giunta - ha previsto diversi nuovi
provvedimenti: dalla promozione delle "società benefit" agli
incentivi alle aziende che fanno welfare aziendale e che sono
attente ai bisogni del territorio. Ritengo che i valori legati
alla responsabilità sociale e al welfare aziendale debbano essere
considerati parametri sempre più importanti, alla stregua di
quelli obbligatori legati alle assunzioni di persone fragili,
nella valutazione di un'azienda e nel rapporto con il territorio
nel quale si insedia"./al
ARC/LIS/al