Lavoro: Rosolen, rimettere al centro i diritti della persona
Trieste, 20 mar - "Uscire dall'equivoco secondo cui il
lavoratore è semplicemente un numero e rimettere al centro i
diritti della persona, l'umanizzazione dei contratti, la
sussidiarietà e il dialogo sociale. Questo è il primo requisito
per ridare dignità al concetto di etica nel lavoro".
Lo ha affermato oggi a Trieste l'assessore al Lavoro del Friuli
Venezia Giulia, Alessia Rosolen, intervenendo al convegno "Etica
del lavoro, deontologia, buona fede, servizio" organizzato da
Cida.
"Stiamo attraversando - ha evidenziato Rosolen in apertura - una
fase contraddistinta da profondi cambiamenti nel lavoro e
dobbiamo essere capaci di dare risposte su diversi fronti. Il
contratto, nell'epoca dell'economia globale, deve tutelare tutti
i soggetti interessati, da chi assume a chi viene assunto. Le
regole si applicano all'insegna del buon senso, adattandole alla
realtà e dimostrando flessibilità. L'intransigenza esasperata,
spesso, è indice di scarsa capacità di analisi e non deve essere
confusa con la professionalità".
L'assessore ha altresì colto l'occasione per ricordare "Marco
Biagi, riformatore lungimirante e coraggioso. A 17 anni dalla sua
morte, sarebbe opportuno gli venisse finalmente riconosciuta la
correttezza delle sue analisi e la lucidità delle sue intuizioni.
In un mondo troppo spesso frequentato da esecutori, Biagi era una
figura di riferimento e aveva un sogno, ovvero lo statuto dei
lavoratori".
Rosolen ha infine ricordato l'indicazione, recentemente approvata
dalla Giunta regionale, che prevede di "condizionare aiuti e
sostegni rivolti alle aziende alla permanenza degli stabilimenti
produttivi sul territorio regionale e alla tutela dei livelli
occupazionali".
ARC/COM/fc