Legacoopsociali: Bolzonello, Regione attenta a richieste del settore
Gorizia, 30 ott - "La Regione è attenta alle richieste del
settore della cooperazione sociale, consapevole che è necessario
un cambiamento dei modelli di gestione per conciliare le esigenze
economiche con la capacità di stare vicino agli ultimi e
contrastare le diseguaglianze".
Lo ha affermato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia,
Sergio Bolzonello, intervenuto oggi a Gorizia al 4° congresso
regionale di Legacoopsociali.
Un appuntamento importante per fare un'analisi del mondo della
cooperazione che, negli ultimi quattro anni dall'ultimo
congresso, ha dovuto fare i conti con la crisi di due pilastri
delle cooperative di consumo, CoopCa e Cooperative Operaie, ma
anche con la nuova legislazione sull'impresa sociale ed il terzo
settore e le nuove regole per gli appalti.
Bolzonello, nel suo intervento, ha sottolineato più volte come
"il settore della cooperazione sociale sia fondamentale" ma
subisca le pressioni di una società in rapida evoluzione, sotto
la spinta anche dei cambiamenti tecnologici, che impongono
"un'evoluzione del mondo legato ai bisogni delle persone e
all'assistenza che tenga conto sia della qualità dei servizi
erogati che della sostenibilità economica".
Bolzonello ha ribadito "l'attenzione della Regione alle richieste
del settore" che si è concretizzata anche con l'istituzione di
uno specifico Servizio regionale per la cooperazione sociale
presso la direzione centrale attività produttive.
Un ascolto che diventerà attivo nelle prossime settimane in
quanto, come ha annunciato il vicepresidente, "apriremo un tavolo
di confronto su tutte le richieste che Legacoopsociali ha posto
all'amministrazione regionale in merito a quattro specifici
provvedimenti di settore".
Il riferimento va alla richiesta, ribadita oggi anche dal
presidente di Legacoopsociali Gian Luigi Bettoli, di un
orientamento regionale sugli affidamenti alla cooperazione
sociale, ai sensi della normativa vigente, che determini nel 10%
del monte appalti totale, la percentuale di riferimento di
appalti che la pubblica amministrazione deve destinare al settore
per l'occupazione di persone svantaggiate; gli altri tre punti
riguardano invece una "clausola di garanzia" dei lavoratori del
settore "privi di titoli" che li tuteli nei cambi di appalto, un
chiarimento della normativa regionale sul trasporto sanitario e
una direttiva regionale relativa all'aiuto alla
autosomministrazione dei farmaci agli utenti, da parte del
personale sociale ed educativo.
Le cooperative sociali aderenti a Legacoopsociale Fvg sono oggi
47, di cui 18 sono coop sociali di tipo A, ovvero che si
occupano della gestione dei servizi socio-sanitari, formativi e
di educazione permanente e 15 di tipo B, che si occupano
dell'inserimento lavorativo di persone svantaggiate; 5 sono
cooperative di tipo A+B; 7 sono i consorzi di cooperative; una
cooperativa di produzione lavoro opera nel quadro di un consorzio
sociale ed una è un'impresa sociale.
Sul territorio le cooperative sociali sono 24 nell'udinese, 13
nel triestino, 6 nel pordenonese e 4 nell'isontino.
Legacoopsociali è la seconda federazione di categoria nel
bilancio di Legacoop Fvg, con un valore della produzione di 150
milioni di euro, per oltre 5300 addetti.
Al congresso hanno preso parte, tra gli altri, anche Orietta
Antonini, vice presidente nazionale di Legacoop, Enzo Gasparutti,
presidente Legacoop Fvg, Alessio Gratton, presidente della II
commissione del Consiglio regionale, i consiglieri regionali
Andrea Ussai (M5S) e Diego Moretti (Pd), Luca Fontana, presidente
di Federsolidarietà Fvg, e Silvana Romano, assessore alla sanità
del Comune di Gorizia.
ARC/SSA/ppd