Maltempo: Riccardi, nuova allerta precipitazioni già da questa sera
"Nel 2020 interventi protezione civile per 100 milioni euro"
Pordenone, 18 nov - "Rispetto alle precedenti previsioni, i
modelli indicano che già in serata potrebbero cadere ulteriori
piogge rispetto a quelle previste nella mattinata di domani.
Uomini e mezzi sono costantemente in allerta per monitorare la
situazione nelle zone più critiche".
Lo ha affermato oggi a Pordenone il vicegovernatore del Friuli
Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, a margine di un sopralluogo
compiuto in elicottero nelle diverse aree della regione colpite
dall'ondata di maltempo.
Alla presenza del sindaco del capoluogo naonense, Alessandro
Ciriani, del direttore regionale della Protezione civile, Amedeo
Aristei, e dei responsabili della squadra comunale Pc di
Pordenone, Riccardi ha fatto il punto della situazione,
evidenziando in particolare quanto potrebbe accadere già a
partire dalle prossime ore.
"I modelli matematici - ha detto il vicegovernatore - anticipano
a questa sera ulteriori precipitazioni che inizialmente erano
state previste per domani. Quindi, nonostante la parziale tregua,
si andrà ad aggiungere altra acqua, seppur in quantitativi
inferiori rispetto a quelli delle scorse ore, in ambiti già
duramente messi alla prova dalle piogge dei giorni precedenti.
Sulla base di queste informazioni, dovremo gestire al meglio il
fenomeno, auspicando che la sovrapposizione tra i due eventi non
determini ulteriori situazioni di crisi".
Riccardi ha poi evidenziato il fatto che le abbondanti piogge
hanno portato il fiume Tagliamento a raggiungere un livello di
piena inferiore di soli 20 centimetri rispetto a quanto si
registrò in occasione della tempesta Vaia. "Grazie al costante
lavoro della Protezione civile - ha detto il vicegovernatore - è
stata prevista con anticipo la situazione di emergenza, attivando
così la macchina organizzativa. Un ringraziamento particolare va
agli uomini e ai volontari presenti in tutta la regione che
stanno dando soccorso alla cittadinanza. A ciò si aggiunge
l'importante contributo dei sindaci e delle loro squadre comunali
entrate subito in azione".
Per il vicegovernatore il corretto funzionamento della diga di
Ravedis è stato poi di fondamentale importanza per la gestione
della situazione di crisi. "Sicuramente - ha detto Riccardi -
l'ottimale svasamento portato avanti con i colleghi del Veneto si
è rivelato vincente e ha prodotto risultati positivi. È stata
un'esperienza importante di cui fare tesoro anche per situazioni
analoghe che dovessero ripresentarsi in futuro".
Per quanto riguarda gli altri invasi del Pordenonese, il
vicegovernatore ha posto in risalto la necessità di affrontare
dei ragionamenti che partano da una precisa precondizione, ossia
la tutela dell'incolumità delle persone. Facendo riferimento a
quanto previsto dagli studi e dalle soluzioni individuate una
trentina d'anni fa, Riccardi ha ricordato la difficoltà
nell'andare a discutere oggi la revisione di contratti già in
vigore.
"Tuttavia - ha sottolineato Riccardi - le condizioni di sicurezza
devono imporci la necessità di dover comunque intervenire. La
statale 251, seppur per tempi inferiori rispetto al passato, è
stata interrotta perché la sede stradale era allagata. La zona
del lago di Barcis sarà soggetta a importanti sghiaiamenti a
partire da metà dicembre. Ma è importante evidenziare che le
condizioni di gestione della concessione dei bacini artificiali
sono difficili da cambiare. Cercheremo comunque di far valere
tutta la nostra forza in considerazione del fatto che stiamo
parlando della sicurezza e della mobilità delle persone".
Infine, il vicegovernatore ha anticipato che nel 2020 la Regione
investirà ulteriori risorse per la salvaguardia del territorio.
"Abbiamo programmato di inserire in bilancio - ha aggiunto - un
importo pari a circa 100 milioni di euro che sarà destinato a
finanziare una serie di interventi in quelle zone che necessitano
di opere e apparecchiature per affrontare situazioni di crisi.
Queste risorse - ha concluso Riccardi - vanno a sommarsi a tutti
gli investimenti che la Regione ha compiuto nel tempo, senza i
quali la conta dei danni sarebbe stata certamente molto
superiore".
ARC/AL/fc