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MATTARELLA IN FVG: SERRACCHIANI, MIGRAZIONE SFIDA MATURITÀ EUROPA

Gorizia, 26 ottobre - "La maturità dell'intera classe di governo europea, cioè del Continente più ricco del mondo, sarà misurata sulla capacità di reagire in modo adeguato al fenomeno epocale delle migrazioni". È la riflessione portata dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani alla platea del Teatro Verdi di Gorizia, alla presenza illustre dei Capi di Stato di Italia e Slovenia, Sergio Mattarella e Borut Pahor, in occasione della manifestazione all'insegna della riconciliazione che rievoca la Presa di Gorizia nella Prima Guerra Mondiale.

Serracchiani ha osservato che "un giorno denso di eventi e di significato" come quello odierno "ci assegna un preciso compito, etico e politico" che riguarda non solo le terre di confine agitate dai conflitti del secolo breve  ma anche le nuove sfide del presente prospettate all'Europa. Proprio sul fenomeno delle migrazioni, la classe di governo europea è davanti a scelte. "Si può decidere di fare una cosa oppure un'altra, ma bisogna farla tutti insieme e nello stesso modo", ha affermato la presidente della Regione.

"La rottura della solidarietà europea - secondo Serracchiani - è una tentazione forte, perché promette che gli interessi nazionali e locali saranno difesi e ne trarranno vantaggio immediato. Per ora, però, constatiamo che l'Europa ci ha permesso di godere di un vantaggio a lungo termine, rappresentato da una pace duratura che è riuscita a contagiare i Balcani Orientali".

In tempi di nuovi conflitti e di terrorismo, la presidente della Regione ha posto una domanda di fondo: "I nostri Stati, le nostre case, saranno più sicuri senza le istituzioni europee? Oppure sarebbe saggio lavorare per rinsaldarle, dare loro anima, identità e forza per respingere le minacce?".

ARC/PPH/EP



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