Migranti: Fedriga, ministero Interno riattivi accordo con Slovenia
Trieste, 1 ott - "È inaccettabile che il Friuli Venezia Giulia,
che non è confine europeo, diventi territorio di ingresso
irregolare di immigrati clandestini. Per questo invieremo subito
la richiesta al ministero dell'Interno affinché siano portate
avanti quelle azioni di sicurezza finalizzate al controllo della
frontiera. A tal riguardo bisogna riattivare immediatamente
l'accordo bilaterale con la Slovenia scaduto ieri, potenziandolo
con l'obiettivo di fare un salto di qualità attraverso
l'utilizzazione delle ultime tecnologie per intercettare gli
ingressi irregolari in territorio italiano, anche grazie a un
barrieramento in grado di canalizzare gli arrivi nei punti
maggiormente presidiati".
Lo ha detto oggi a Trieste il governatore del Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso dell'incontro con le
sigle sindacali della Trieste Trasporti richiesto dai
rappresentanti dei lavoratori dell'azienda impiegati nei servizi
straordinari di transito alle strutture di accoglienza degli
immigrati entrati illegalmente dal confine sloveno. Alla riunione
hanno partecipato anche il vicegovernatore con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi, l'assessore regionale alla Sicurezza,
Pierpaolo Roberti, il commissario di Governo, Valerio Valenti, il
questore Giuseppe Petronzi e il vicesindaco Paolo Polidori.
Nel dettaglio, il tema messo sul tavolo dai sindacati è stato
quello della sicurezza sanitaria dei lavoratori a fronte dei
rischi legati a eventuali precarie condizioni igieniche e di
salute delle persone che hanno superato illegalmente il confine e
che, una volta intercettate, vengono condotte, attraverso un
servizio gestito dalla Questura su un mezzo di Trieste Trasporti,
nei centri dedicati ai controlli.
"Venendo incontro alle legittime richieste dei lavoratori - ha
evidenziato Fedriga - avvieremo da subito un'azione di primo
controllo medico da organizzare prima della partenza di ogni
viaggio del trasporto straordinario di chi è entrato
illegalmente; questo per fornire degli elementi di tranquillità
al personale della Trieste Trasporti che deve svolgere il
servizio".
In risposta a un'altra criticità manifestata dai lavoratori, il
governatore ha richiesto a Trieste Traporti, rappresentata dai
massimi vertici all'incontro odierno, un potenziamento dei
controlli, specialmente in certe fermate periferiche, "affinché
chi non sia munito di biglietto non salga sull'autobus".
Su questo tema, Roberti ha ricordato come, con la recente manovra
di assestamento di bilancio, sia stato implementato lo
stanziamento per l'affiancamento di guardie giurate ai
controllori che operano nel servizio di trasporto pubblico locale.
Da parte sua, Riccardi ha ribadito la piena disponibilità
affinché, in linea con le richieste dei sindacati, l'AsuiTs
fornisca il personale medico per dare le migliori garanzie a
tutela della sicurezza dei lavoratori.
ARC/GG/fc