Minoranze: Roberti, realtà slovene di Gorizia esempio di integrazione
Trieste, 28 gen - "Il Kulturni center Bratuz, la Palestra Mirko
Spacapan, dove si allena l'Olympia volley, e il Centro sloveno di
educazione musicale (Slovenski center za glasbeno vzgojo) Emil
Komel rappresentano un importante valore aggiunto per l'intera
città di Gorizia e per tutto il Friuli Venezia Giulia, perché non
accolgono e offrono servizi solo alla minoranza linguistica
slovena ma a tutta la collettività. La comunità slovena non può e
non deve vedersi come una realtà isolata dal resto del tessuto
sociale, bensì come parte integrante di un territorio, nel
Goriziano come anche a Trieste e a Udine.".
È questo il messaggio lanciato dall'assessore regionale alle Autonomie locali, Corregionali all'estero e Lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, durante la visita di questa mattina alle tre strutture presenti a Gorizia.
Riferendosi in particolare alle attività del Centro Komel, Roberti ha evidenziato che "ogni giorno in questa struttura si ritrovano sia giovani di lingua slovena e italiana residenti in Italia sia ragazzi di Nova Gorica. Si tratta di un fatto molto positivo che conferma la volontà di superare le divisioni che troppo a lungo hanno caratterizzato il confine orientale e auspico che ciò sia di buon auspicio per la candidatura di Gorizia-Nova Gorica a Capitale europea della cultura 2025".
L'assessore ha quindi evidenziato che il 2020 sarà un anno molto importante per la comunità slovena del Friuli Venezia Giulia, come per le altre minoranze linguistiche, perché si terranno le conferenze regionali sulle lingue minoritarie. Quella sarà la sede ideale per fare il punto sullo stato di attuazione della legge sulle minoranze linguistiche e valutare assieme ad esse come rivedere i meccanismi di distribuzione delle risorse per risolvere alcune criticità e valorizzare le realtà, come ad esempio i circoli cattolici sloveni, che hanno allargato il proprio raggio d'azione e di conseguenza hanno maggiori spese. Le risorse ci sono e quindi dobbiamo ragionare su come impiegarle nel modo migliore a favore delle comunità presenti in Friuli Venezia Giulia". ARC/MA/pph
È questo il messaggio lanciato dall'assessore regionale alle Autonomie locali, Corregionali all'estero e Lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, durante la visita di questa mattina alle tre strutture presenti a Gorizia.
Riferendosi in particolare alle attività del Centro Komel, Roberti ha evidenziato che "ogni giorno in questa struttura si ritrovano sia giovani di lingua slovena e italiana residenti in Italia sia ragazzi di Nova Gorica. Si tratta di un fatto molto positivo che conferma la volontà di superare le divisioni che troppo a lungo hanno caratterizzato il confine orientale e auspico che ciò sia di buon auspicio per la candidatura di Gorizia-Nova Gorica a Capitale europea della cultura 2025".
L'assessore ha quindi evidenziato che il 2020 sarà un anno molto importante per la comunità slovena del Friuli Venezia Giulia, come per le altre minoranze linguistiche, perché si terranno le conferenze regionali sulle lingue minoritarie. Quella sarà la sede ideale per fare il punto sullo stato di attuazione della legge sulle minoranze linguistiche e valutare assieme ad esse come rivedere i meccanismi di distribuzione delle risorse per risolvere alcune criticità e valorizzare le realtà, come ad esempio i circoli cattolici sloveni, che hanno allargato il proprio raggio d'azione e di conseguenza hanno maggiori spese. Le risorse ci sono e quindi dobbiamo ragionare su come impiegarle nel modo migliore a favore delle comunità presenti in Friuli Venezia Giulia". ARC/MA/pph