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OLIO CAPITALE: SHAURLI, SUCCESSO CHE RILANCIA PRODUZIONE ITALIANA

Trieste, 5 mar - "Dopo dieci anni possiamo dire che Olio Capitale ha saputo conseguire alcuni risultati di grande rilevanza: la partecipazione che ha superato le 300 etichette, la riconoscibilità anche internazionale dell'evento e la partecipazione di regioni che rappresentano l'eccellenza della coltivazione olivicola".

Così l'assessore alle Risorse agricole e forestali del Friuli Venezia Giulia Cristiano Shaurli nel corso del suo intervento oggi a Trieste all'apertura della decima edizione di Olio Capitale, il Salone degli oli extra  vergini tipici e di qualità. La rassegna, che si protrarrà fino all'8 marzo, è organizzata dalla Camera di Commercio di Trieste, in collaborazione con l'Associazione nazionale Città dell'Olio e con il supporto di PromoTurismo FVG.

In un contesto in cui il Friuli Venezia Giulia punta a contribuire a far raggiungere all'export  nazionale sull'agroalimentare i 40 miliardi di euro, soffermandosi sulla produzione olivicola l'assessore Shaurli ha indicato l'obiettivo di rendere percepibile la qualità non più come un lusso, ma come un valore aggiunto. Questo in considerazione del fatto che ormai l'80 per cento dei prodotti agroalimentari del Friuli Venezia Giulia sono tutelati dai marchi DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta).

Una percentuale, come ha sottolineato l'assessore, sensibilmente superiore alla media nazionale; "e questo - ha specificato - rende competitivo il nostro comparto non solo a livello nazionale, ma anche all'estero". "L'olivicoltura - ha detto ancora Shaurli - nella nostra regione rappresenta un piccolo case history, in quanto, anche se il numero di ettari coltivati non sono paragonabili a quelli di altri territori, quella del Friuli Venezia Giulia è una bella storia, che sta alla base di un evento di successo come Olio Capitale".

"Un tradizione che parte dai fenici e dai romani, che ad Aquileia - ha ricordato l'assessore - commerciavano olio e piantavano olivi, e arriva fino alla metà degli Anni Ottanta, quando la produzione regionale toccò il suo punto più basso con appena 40 ettari, per altro solo nella provincia di Trieste. Oggi possiamo dire di aver saputo invertire la rotta, raggiungendo i 500 ettari, con un aumento che va dai 20 ai 30 ettari all'anno".

Un risultato che, come ha spiegato l'assessore, si fonda anche sull'impegno messo in campo dalla Regione attraverso l'ERSA (l'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale), i progetti europei dedicati specificatamente all'olivicoltura, i programmi di sviluppo regionali e gli interventi, sempre della Regione, destinati ai giovani agricoltori.

Alla cerimonia di apertura ha partecipato, oltre al sindaco di Trieste Roberto Cosolini, anche il viceministro alle Politiche agricole Andrea Olivero il quale ha dichiarato che da parte del Governo c'è un impegno concreto sul Piano Olivicolo Nazionale, che è in dirittura d'arrivo.

Con i decreti attuativi, previsti dopo la fine di marzo, potranno essere messi in campo 32 milioni di euro, che unitamente ai fondi regionali, contribuiranno a potenziare ulteriormente il settore.

ARC/GG/ppd



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