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PAESAGGIO FVG: SANTORO, SUL WEB LA PAROLA AI CITTADINI

Trieste, 12 dic - Il bello e il brutto del paesaggio del Friuli Venezia Giulia in una mappa digitale costruita dai cittadini: è questo l'obiettivo dell'Archivio partecipato, un progetto collegato alla redazione del Piano Paesaggistico Regionale (PPR), che vede il coinvolgimento diretto dei cittadini nella ricognizione degli elementi di valore e disvalore che caratterizzano il territorio.

"Fin dalla sua concezione - spiega l'assessore regionale alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro - il PPR è stato pensato per accogliere il contributo fattivo dei cittadini, osservatori attenti del proprio territorio di appartenenza". "Gli strumenti informatici - aggiunge - facilitano la vicinanza dei cittadini alle istituzioni e in questo caso consentiranno a chiunque di partecipare alla mappatura digitale del territorio, che ci consentirà di non disperdere nessuna conoscenza e di dare valore a ciò che già appartiene alla costituzione collettiva dell'identità paesaggistica regionale".

I primi ad attivarsi in questo senso sono gli oltre 80 Comuni che già hanno sottoscritto delle convenzioni con la Regione per la redazione del Piano e hanno avviato il percorso partecipativo accompagnati dal Gruppo di lavoro dell'Università di Udine specificamente dedicato a questo obiettivo, coordinato da Mauro Pascolini, direttore del Dipartimento di Scienze Umane.

Nelle scorse settimane si sono svolti incontri nei singoli comuni, dalla Carnia alla pianura, per la presentazione del funzionamento dell'Archivio partecipato, uno strumento WebGis creato per raccogliere preziose informazioni relative al paesaggio locale, in termini positivi o negativi, che saranno utilizzate come base conoscitiva per la redazione del PPR del Friuli Venezia Giulia.

Tale strumento è aperto a tutti i cittadini della regione che potranno accedervi liberamente attraverso un sito dedicato. In particolare, si possono segnalare elementi puntuali (alberi monumentali, edifici ecc.), intere aree (boschi, prati, zone industriali, artigianali ecc.) ed elementi lineari (sentieri, fiumi, infrastrutture ecc.) mediante un'icona posizionata sulla parte sinistra dello schermo.

Una volta scelto il tipo di marcatore e averlo posizionato sulla mappa, si aprirà la scheda di segnalazione. La scheda è suddivisa in tre parti: Informazioni generali, Valutazione della qualità e Informazioni facoltative. Le prime due parti comprendono campi ai quali è obbligatorio rispondere affinché la segnalazione vada a buon fine, altri campi sono facoltativi. Tra le informazioni facoltative, si chiede ad esempio se l'elemento è accessibile o no, se è tutelato o no, se è a rischio di perdita o no, se è soggetto a una buona o cattiva pratica.

Sarà possibile inoltre dare suggerimenti o fare proposte in merito all'elemento segnalato e caricare immagini o documenti che riguardano lo stesso. Chi vorrà, potrà lasciare il proprio nome e cognome oltre la propria e-mail. La segnalazione verrà resa pubblica dopo la validazione da parte di un responsabile del Gruppo di lavoro dell'Università.

"Nella costruzione del Piano era imprescindibile un percorso che permettesse di indagare come il paesaggio sia percepito dalle popolazioni che lo vivono e che lo trasformano", commenta Santoro. "Con l'obiettivo di coinvolgere il più alto numero di cittadini del Friuli Venezia Giulia - evidenzia l'assessore - è stato realizzato questo strumento interattivo. Basterà un semplice gesto e la compilazione di una scheda per segnalare quegli elementi di valore, non negoziabili e riconosciuti come parte dell'identità locale, e quegli elementi di criticità che invece hanno un impatto negativo sul paesaggio. Ogni singolo contributo sarà importante per meglio giungere a una visione condivisa e sostenibile del paesaggio regionale".

Un'altra novità che riguarda il percorso partecipativo del PPR è l'avvio dei corsi di formazione per i facilitatori, ovvero le figure che all'interno di ciascun Comune convenzionato, sono state indicate per coinvolgere i cittadini nel processo di redazione delle mappe di comunità, strumenti di raccolta dei valori e disvalori del territorio che andranno ad arricchire il Piano stesso.

"È importante - conferma Santoro - che questi strumenti vengano attivati anche in tutti gli altri Comuni non convenzionati. Per questo a gennaio metteremo a disposizione di tutti i Comuni un pacchetto di strumenti di comunicazione per agevolare la partecipazione dei cittadini. Il 2016 è il traguardo che ci siamo dati per completare il PPR e successivamente renderlo operativo".

ARC/FC/com



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