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Partecipate: Zilli, Friuli Innovazione traccia nuova strategia per Pmi

Stefano Casaleggi designato nuovo presidente Udine, 21 giu - "Le sfide del Pnrr e della Programmazione europea pongono al centro l'innovazione e la collaborazione tra un sistema di elevate competenze strategiche come Friuli Innovazione e il tessuto economico della nostra Regione, con l'obiettivo di fornire alle imprese tutti gli strumenti necessari per essere pronte a cogliere prospettive e possibilità di ulteriore sviluppo". Questo il commento dell'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, a margine dell'assemblea annuale dei soci di Friuli Innovazione che ha approvato il budget 2022 e le Linee strategiche 2023-2025. Oltre a ciò l'assemblea ha designato Stefano Casaleggi nuovo presidente del Consiglio di amministrazione, che subentra al dimissionario Dino Feragotto, e ha nominato il sindaco unico della società. "Un ringraziamento particolare va all'intera squadra di Friuli Innovazione che, sotto la guida di Dino Feragotto, ha contribuito a far crescere ulteriormente la società nonchè a rafforzare la sinergia con Carnia Industrial Park, dopo la recente fusione per incorporazione con il consorzio Innova FVG e l'espansione nel sito industriale di Amaro. Il sostegno allo sviluppo dell'area montana è uno dei nuovi obiettivi societari su cui la Regione ha voluto fortemente investire. Auguro quindi a Stefano Casaleggi di poter proseguire nel lavoro iniziato, dando alla società un'ulteriore spinta per essere protagonista nella crescita del territorio regionale", ha dichiarato Zilli. L'assessore ha rimarcato anche che "all'inizio del 2022, con l'obiettivo di accelerare la ristrutturazione per garantire stabilità nel medio lungo periodo, la società ha rivisto il piano di sviluppo, con una duplice necessità: conciliare la sostenibilità economica e perseguire la missione strategica indicata dai soci. Gli elementi guida del piano, pertanto, si prefiggono di rafforzare la presenza di Friuli Innovazione nell'ecosistema regionale dell'innovazione, di consentire azioni di sistema svolte in partnership con gli altri operatori territoriali, di realizzare "centri di sviluppo" su tematiche tecnologiche di avanguardia e di garantire sostenibilità finanziaria nel medio-lungo termine". L'esercizio 2022 vede la struttura dei ricavi incentrata sull'attività istituzionale per il 66 per cento, con residua compartecipazione delle attività commerciali (10 per cento) ed immobiliari (24 per cento), mentre negli esercizi successivi è prevista un'implementazione della parte di mercato, che passa dal 24 per cento nel 2023 al 37 per cento nel 2025 con parallela diminuzione della parte immobiliare. I margini previsti, al netto dei relativi costi, prefigurano una crescita dell'utile lordo, da 12mila euro nel 2022 a 26mila nel 2023, con un decisivo incremento negli esercizi successivi (110mila euro nel 2024 e 202mila nel 2025). A partire dal 2024 sono previsti dei consistenti margini operativi lordi riconducibili ad un più intenso utilizzo dei nuovi investimenti strumentali e alla crescita per nuove attività ed iniziative di sistema. ARC/SSA/pph

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