Penne nere: alpini simbolo identità Friuli a pochi giorni dal 6 maggio
Cerimonia nella caserma Feruglio di Venzone
Venzone, 29 apr - Il cappello alpino e la sua penna nera sono
simboli dell'identità del nostro Friuli. Il loro valore parla di
abnegazione, sacrificio e aiuto a chi è nel momento del bisogno,
oggi forse più di ieri. Il profondo senso di appartenenza, il
costante e tacito riconoscersi, nel silenzio di una
incondizionata disponibilità, raccontano di un alpino che non si
risparmiò nei terribili frangenti della tragedia del terremoto
del 1976, di cui tra pochi giorni ricorre l'anniversario.
Lo ha detto l'assessore regionale alle Finanze che questa
mattina, in rappresentanza della Giunta, ha partecipato a
Venzone, negli spazi della caserma "M. Feruglio", alla cerimonia
organizzata per la conclusione della prima sessione straordinaria
del Modulo integrativo truppe alpine per le penne nere
dell'Esercito assegnate ai reggimenti della Brigata alpina
"Julia".
È fortissimo e inscindibile il legame che unisce la popolazione
del Friuli Venezia Giulia agli alpini, in prima linea nell'aiuto
alle popolazioni che il 6 maggio di 46 anni fa vissero il dramma
dell'improvvisa perdita di affetti, case, di interi paesi rasi al
suolo dalla furia del sisma.
L'esponente della Giunta ha ricordato che la loro generosa opera
è sempre viva nel cuore dei friulani e che la penna nera unisce
le generazioni nel segno della solidarietà, in un sentimento di
pace tanto importante da trasmettere oggi, nel delicato momento
internazionale che stiamo vivendo per il conflitto in Ucraina.
Alla cerimonia hanno preso parte il comandante della Brigata
alpina "Julia", le associazioni combattentistiche e d'arma, gli
amministratori del Municipio di Venzone e dei Comuni contermini.
Presenti un'ottantina di militari dei reparti della "Julia",
impegnati dal 14 marzo al 29 aprile in un addestramento di
specialità. Tutti loro hanno avuto l'onore, oggi, di indossare
per la prima volta il cappello alpino: un traguardo, come ha
sottolineato l'assessore regionale, che rende loro onore e onora
queste terre e i loro abitanti.
L'addestramento per i corsisti ha previsto lezioni teoriche e
pratiche di topografia e sull'utilizzo degli apparati radio. Si
sono svolte marce in montagna, anche continuative, con
pernottamento nei boschi. Infine un corso basico di alpinismo: i
giovani volontari hanno partecipato a lezioni teoriche ed
effettuato test pratici.
ARC/PT/gg